Tracciate scritte antisemite all’ingresso della sinagoga
Una scritta ingiuriosa e minacciosa a pennarello rosso. È quanto un vandalo ignoto ha lasciato martedì sull'ingresso della Sinagoga di via Ascoli, a Gorizia, alzando anche in città la tensione sulla questione israelo-palestinese piuttosto alta anche nel nostro Paese in queste settimane drammatiche a Gaza. Nei giorni scorsi l'Imam di San Donà di Piave, poi espulso, aveva incitato allo sterminio degli ebrei, e in via Ascoli pensano che forse proprio per spirito d'emulazione qualcuno ha deciso di lanciare un messaggio simile anche a Gorizia. Martedì pomeriggio l'addetto all'apertura della sinagoga ha notato sulla colonna che divide i due portoni d'accesso una scritta a pennarello rosso, vergata in un inglese assai incerto e pieno di errori: ad un insulto agli ebrei, seguiva una chiara minaccia di morte nei confronti del popolo ebraico. Poco sotto, poi, una scritta in arabo, che però ad una prima analisi è parsa fasulla: è possibile che l'autore non conosca la lingua, ma abbia voluto imitare parole e simboli magari trovati su internet. Subito i vertici dell'associazione Amici d'Israele, che gestisce la sinagoga, si sono attivati per informare le forze dell'ordine e sul posto è arrivata anche la polizia scientifica per scattare fotografie e fare tutti i rilievi del caso. Poi, su consiglio degli agenti, la scritta è stata momentaneamente coperta con un manifesta (per evitare casi di emulazione), prima che già nella mattinata di ieri gli addetti del Comune provvedessero a ripulire la colonna. Non è la prima volta che sui muri della città appaiono slogan a sfondo antisemita, ma, dicono dall'associazione Amici di Israele, a memoria non si ricorda di recente un altro caso che ha visto imbrattata addirittura la sinagoga di via Ascoli.
I Radicali goriziani, per mezzo del segretario Michele Migliori, esprimono la propria solidarietà all'associazione Amici d'Israele e ribadiscono il proprio sostegno ad Israele per la pace in medio-oriente. «È assurdo che ancora nel 2014 - afferma Migliori - possano avvenire attacchi simili nei confronti di un simbolo storico, culturale e religioso quale è il Tempio israelitico cittadino. Ancora più grave è che ciò accada in una città tradizionalmente aperta al dialogo, alla convivenza ed alla condivisione tra popoli e culture anche molto distanti tra loro. La Comunità ebraica goriziana».
Da sempre il Partito Radicale si è posto a favore della pace nel nome della democrazia, la quale può essere perseguita solo col raggiungimento della libertá. Conclude Migliori: «Ci congratuliamo col Comune per aver ripulito il muro dalla scritta infamante. Ci auguriamo che atti del genere non si ripropongano mai più e che in futuro possano essere organizzate delle conferenze bipartisan per dare la possibilità alla popolazione isontina di informarsi in maniera indipendente e non faziosa».
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