Tracciate scritte antisemite all’ingresso della sinagoga

Subito ripulite. Indaga la polizia. Contenevano minacce di morte agli ebrei
Bumbaca Gorizia 06.08.2014 Vandalismo Sinagoga Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 06.08.2014 Vandalismo Sinagoga Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Una scritta ingiuriosa e minacciosa a pennarello rosso. È quanto un vandalo ignoto ha lasciato martedì sull'ingresso della Sinagoga di via Ascoli, a Gorizia, alzando anche in città la tensione sulla questione israelo-palestinese piuttosto alta anche nel nostro Paese in queste settimane drammatiche a Gaza. Nei giorni scorsi l'Imam di San Donà di Piave, poi espulso, aveva incitato allo sterminio degli ebrei, e in via Ascoli pensano che forse proprio per spirito d'emulazione qualcuno ha deciso di lanciare un messaggio simile anche a Gorizia. Martedì pomeriggio l'addetto all'apertura della sinagoga ha notato sulla colonna che divide i due portoni d'accesso una scritta a pennarello rosso, vergata in un inglese assai incerto e pieno di errori: ad un insulto agli ebrei, seguiva una chiara minaccia di morte nei confronti del popolo ebraico. Poco sotto, poi, una scritta in arabo, che però ad una prima analisi è parsa fasulla: è possibile che l'autore non conosca la lingua, ma abbia voluto imitare parole e simboli magari trovati su internet. Subito i vertici dell'associazione Amici d'Israele, che gestisce la sinagoga, si sono attivati per informare le forze dell'ordine e sul posto è arrivata anche la polizia scientifica per scattare fotografie e fare tutti i rilievi del caso. Poi, su consiglio degli agenti, la scritta è stata momentaneamente coperta con un manifesta (per evitare casi di emulazione), prima che già nella mattinata di ieri gli addetti del Comune provvedessero a ripulire la colonna. Non è la prima volta che sui muri della città appaiono slogan a sfondo antisemita, ma, dicono dall'associazione Amici di Israele, a memoria non si ricorda di recente un altro caso che ha visto imbrattata addirittura la sinagoga di via Ascoli.

I Radicali goriziani, per mezzo del segretario Michele Migliori, esprimono la propria solidarietà all'associazione Amici d'Israele e ribadiscono il proprio sostegno ad Israele per la pace in medio-oriente. «È assurdo che ancora nel 2014 - afferma Migliori - possano avvenire attacchi simili nei confronti di un simbolo storico, culturale e religioso quale è il Tempio israelitico cittadino. Ancora più grave è che ciò accada in una città tradizionalmente aperta al dialogo, alla convivenza ed alla condivisione tra popoli e culture anche molto distanti tra loro. La Comunità ebraica goriziana».

Da sempre il Partito Radicale si è posto a favore della pace nel nome della democrazia, la quale può essere perseguita solo col raggiungimento della libertá. Conclude Migliori: «Ci congratuliamo col Comune per aver ripulito il muro dalla scritta infamante. Ci auguriamo che atti del genere non si ripropongano mai più e che in futuro possano essere organizzate delle conferenze bipartisan per dare la possibilità alla popolazione isontina di informarsi in maniera indipendente e non faziosa».

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