Tra un anno Esof 2020. Calendario, ospiti, sede: la lunga corsa a tappe

Domenica è l’ultimo giorno utile per consegnare le proposte per il congresso che si terrà dal 5 al 9 luglio del prossimo anno. La base sarà il Porto vecchio
Silvano Trieste 2019-07-04 Stefano Fantoni, ESOF
Silvano Trieste 2019-07-04 Stefano Fantoni, ESOF

TRIESTE. Manca un anno esatto alla grande celebrazione di Trieste Città europea della scienza. Il 5 luglio del 2020 Porto vecchio e il capoluogo giuliano dovranno essere pronti per ospitare migliaia di scienziati, visitatori, imprenditori, policymakers, operatori dei media, educatori, rappresentanti delle istituzioni europee. Ma sarà solo l’atto finale, che si esaurirà in quattro giorni, di un’opera che vede protagonista una macchina organizzativa al lavoro già da due anni.

Un progetto complesso e articolato, che da qui alla prossima estate prevede ancora tante tappe: programmare incontri, attirare a Trieste un pubblico scientifico ma non solo, in particolare dall’area Est Europa, fare attività di crowdfunding, selezionare le proposte che contribuiranno alla riuscita del progetto, pianificare tutte le date che daranno vita al clou dell’evento, ma anche la sequela di appuntamenti legati al calendario Pro Esof, che prevede già diverse manifestazioni collaterali, e al Science in the City Festival, due settimane di incontri dedicati ai cittadini.

Senza contare l’attività strutturale per il completamento dell’intera location dell’antico scalo, in cui si svolgerà la manifestazione, e l’allestimento. In sostanza mancano 365 giorni all’evento multidisciplinare, non solo scientifico, in cui sarà necessario lavorare sodo con il coinvolgimento di tutti gli istituti e dell’Università di Trieste.

I PASSI FATTI FINORA

Dopo la promozione di Trieste a Città europea della scienza, dietro la quale il team embrionale, che aveva lanciato la candidatura, già aveva imbastito un primo progetto, i successivi passi fatti hanno visto in particolare il capoluogo giuliano ricevere la staffetta Esof da Tolosa. Era luglio 2018, da quel momento la macchina organizzativa è ufficialmente partita. Punto fondamentale d’inizio era stata la formazione dei tre comitati con il compito ognuno di realizzare l’impianto Esof.

Sopra tutti lo “steering committe”, di cui fanno parte anche membri di Euroscience, che ha decretato Trieste capitale europea della scienza 2020, con il compito di dare il proprio parere su alcuni livelli organizzativi. Ci sono stati poi i contatti molto importanti con la Direzione generale della Commissione europea Ricerca e Innovazione, uno dei finanziatori di Esof a Trieste. Cui sono seguiti i colloqui con le istituzioni per la ricerca di sponsorizzazioni e i viaggi all’estero per creare dei legami in particolare con l’area dell’Est Europa. Passaggio fondamentale è stata poi la consegna delle chiavi di alcuni magazzini del Porto vecchio dal Comune al team organizzativo, che ha fatto dell’antico scalo il suo quartier generale.

I PROSSIMI STEP

Il calendario Esof è ricco di date che rispettano una tabella di marcia ben precisa. Coinvolta in questo turbinio di eventi circa una ventina di persone, capeggiate dal champion Stefano Fantoni, al lavoro esclusivamente sul programma all’interno della Sottostazione elettrica in Porto vecchio. Persone assunte a tempo determinato grazie ai fondi raccolti per la candidatura Esof. Ad affiancarli un’altra trentina di persone, appartenenti agli istituti scientifici presenti sul territorio di Trieste, che collaborano gratuitamente.

La prima data fissata sul calendario è imminente: il 7 luglio. È l’ultimo giorno in cui poter consegnare le proposte per partecipare al congresso scientifico che si terrà dal 5 al 9 luglio 2020, la parte centrale di Esof. Sono 160 le sessioni in programma al congresso scientifico del prossimo luglio, dove protagonisti saranno premi Nobel, manager, nell’area cui avrà accesso il pubblico “delegato” che aderirà a determinati pacchetti di abbonamento appositamente confezionati.

Sono già pervenute 474 proposte, di cui 200 complete, da tutto il mondo. Sarà poi lo steering committee a preoccuparsi di vagliarle e a inviare il responso entro la fine dell’anno. Tempo in cui scadranno anche i termini per poter inviare le idee (200 pervenute finora) per gli eventi Pro Esof, approvati di volta in volta. Alcuni di questi hanno già preso il via, perché si tratta di un’iniziativa che introduce il pubblico al prossimo anno.

A dicembre sarà tempo anche di tirare le somme per quanto riguarda il Science in the city festival, con 150 eventi fra mostre, cinema, teatro, dove avranno modo di esprimersi, dal 27 giugno all’11 luglio, soprattutto le realtà locali, ma non solo, con appuntamenti collaterali, che verranno scelti poi dalla commissione locale. Durante quest’anno si cercherà di coinvolgere il più possibile l’Est Europa, protagonista anch’esso con eventi Pro Esof.

LA PARTE STRUTTURALE

Sede d’elezione dell’evento è Porto vecchio. Qui la trasformazione degli spazi per accogliere come si deve Esof 2020 è già iniziata. Il Centro congressi del Magazzino cosiddetto 28 bis, con 1800 posti a sedere, è in fieri, come il 27 e il 28, che diventeranno spazi espositivi. Quest’area, attraverso il project financing con il Comune, è in mano alla società Trieste convention center che, con appalto, ha consegnato i lavori all’impresa Monticolo&Foti, che opera assieme ai colleghi Rosso e Tiepolo.

La consegna prevista “chiavi in mano” è per il 30 aprile ma, come ha spiegato Andrea Monticolo, i tempi si sono accorciati: i lavori avanzano con un mese d’anticipo. L’impresario snocciola qualche dato: negli ultimi dieci giorni per il 28 bis sono stati posati 60 mila chili di ferro, gettati oltre 500 metri cubi di calcestruzzo e realizzati oltre 2 mila metri cubi di scavi per fare le fondazioni, tutto grazie all’opera di 50 maestranze.

Ma in base a ciò che verrà consegnato all’organizzazione Esof, ecco che sarà poi quest’ultima dal primo aprile a mettersi d’impegno per allestire gli spazi, in circa 70-80 giorni, anche all’aperto, dove sono previsti punti ristoro affacciati sul molo zero. Per questo due sono le gare d’appalto già avviate, la prima per individuare un Pco di livello internazionale (Professional congress organizer), l’ente che si occupa solitamente di organizzare grandi manifestazioni.

GLI EVENTI

Date definitive ancora non ci sono ma alcuni dettagli su personaggi importanti sono già stati annunciati. Tra questi Uto Ughi, che aprirà la manifestazione con un concerto. E poi il giornalista americano Alan Friedman, che condurrà una serata cui parteciperà anche la figlia di John Fitzgerald Kennedy. E poi gli eventi locali, tra cui Trieste Next e Mini Maker Faire, saranno protagonisti all’interno di Esof 2020.


 

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