Tra esercenti e commercianti prevale lo scetticismo

I giudizi contrari sono prevalenti ma non manca chi è possibilista Destro: «Vediamo come va» Kristancic: «Fosse per me pedonalizzerei tutto il centro»
Bumbaca Gorizia 12.05.2019 Daniele comunione Straccis © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12.05.2019 Daniele comunione Straccis © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Marco Bisiach

Sull’introduzione del senso unico in corso Italia c’è molta perplessità, se non aperta e dichiarata contrarietà, tra gli esercenti e i commercianti della principale arteria cittadina.

Pur con qualche distinguo, quasi tutti ritengono inutile una rivoluzione che, dicono, rischia di penalizzare fortemente le loro attività. Così ad esempio lo storico titolare del “Bar Ali” Massimo Donadio non usa mezzi termini per stroncare la sperimentazioni prossima al via. «È semplicemente un qualcosa di demenziale – attacca –, assurdo in una città come Gorizia dove il traffico non è certo un problema. Piuttosto non mi sembra il modo di sostenere i negozi e i locali dato che si andrà a dimezzare il flusso di passaggio, e penso anche alle tante persone, specie anziane, che verranno penalizzate dalle modifiche delle fermate degli autobus». «Se l’idea è lasciare spazio alla pista ciclabile, non ne colgo davvero l’utilità, dato che poi questa pista è destinata a finire nel nulla – aggiunge Valentina Bavcar, del negozio Fiori Valentina –. In compenso si riduce l’afflusso di persone in questa zona».

C’è anche chi, Antonio Criscuolo della pizzeria ristorante “La Tarantella”, vorrebbe almeno dei chiarimenti da parte del Comune sui motivi che hanno portato a questa scelta. «Non ho competenze specifiche in materia di viabilità, non sono un tecnico, ma non riesco a capire i benefici del senso unico – dice –. Vorrei mi fossero spiegati i vantaggi, perché temo ci siamo piuttosto svantaggi concreti per tutti coloro che hanno un’attività lungo il corso: i clienti abituali continueranno a venire, ma si perderà una buona fetta di clientela di passaggio». Anche Pedro Boschini, dell’edicola tabaccheria “Al Parco” è perplesso, «non tanto per il lavoro, che forse non cambierà, ma perché mi sembra un grande spreco di risorse solo per realizzare una ciclabile che in pochissimi utilizzeranno».

E se anche dai banchi della maggioranza in Consiglio comunale Rinaldo Roldo di Cambiamo con Toti esprime la sua ferma contrarietà («Per le questioni più urgenti di sicurezza sulle strade non si trovano i soldi, mentre per questa sperimentazione, senza un reale senso, che rovinerà l’aspetto splendido e storico del corso, i soldi ci sono»), c’è anche qualche voce fuori dal coro. Alessio Destro del negozio “Sushi Fashion” spiega: «Se è una prova, facciamola, poi tiriamo le somme, a patto sia inserita in un ragionamento concreto sul piano del traffico».

Il titolare del negozio di giocattoli “Yo Yo”, Tassilo Kristancic, va controcorrente: «Sono favorevole al senso unico, anzi fosse per me pedonalizzerei direttamente il centro città, rendendolo più sicuro per ciclisti e bambini. Accade in tutte le realtà più grandi e moderne, questo è il futuro». –

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