Tpl, in testa le aziende del territorio
UDINE. C'è mezzo punto di scarto su un totale di 100, nulla di definitivo, ma il vantaggio è dalla parte delle quattro aziende del territorio che si sono unite nella Tpl Fvg Scarl. Ed è un passo avanti non irrilevante verso l'aggiudicazione della gestione del trasporto pubblico in Friuli Venezia Giulia, un servizio che vale quasi due miliardi di euro per dieci anni. A inseguire sono le Ferrovie dello Stato, con in campo l'associazione temporanea di impresa formata da Busitalia e Autoguidovie.
Partita lunga (è iniziata a fine 2014), complicata e ricca di colpi di scena, anche giudiziari. Ieri a Trieste, durante una seduta pubblica alla quale hanno partecipato i rappresentanti di entrambi i concorrenti, la commissione incaricata di valutare i dossier ha concluso l'esame della documentazione, comprensiva di offerta economica, e stilato una graduatoria provvisoria, determinata dalla sommatoria dei punteggi tecnici ed economici, che vede Scarl, l'espressione unica di Trieste Trasporti, Apt Gorizia, Saf Udine e Atap Pordenone, le società cha attualmente svolgono il servizio di Tpl regionale, in testa con 96,31299 punti, seguita dall'Ati statale a quota 95,74662.
Più nel dettaglio, Tpl Fvg ha ottenuto nell'offerta tecnica il miglior punteggio, pari a 75 punti su 100 rispetto all'Ati Busitalia e Autoguidovie che si è fermata a 73,35773 punti su 100. Per quanto riguarda invece l'offerta economica, i due partecipanti hanno proposto ribassi assai rilevanti: Busitalia ha offerto il 14,99% in meno rispetto all'importo di contratto, mentre Scarl ha "scontato" il prezzo del 7,60%.
Quanto al ribasso sui servizi aggiuntivi, ovvero sui chilometri che l'amministrazione regionale potrà richiedere in aggiunta a quelli già oggetto del contratto, ancora Scarl ha offerto un valore a chilometro pari a 0,60 euro per servizi urbani e a 0,40 euro per servizi extraurbani, Busitalia e Autoguidovie sono al contrario saliti a 1,20 euro per i servizi urbani e a 0,90 euro per quelli extraurbani.
Riassumendo le cifre, precisa la direzione regionale Infrastrutture, «a seguito dell'apertura dell'offerta economica è risultato che entrambi i concorrenti hanno superato la percentuale prevista dalla normativa di riferimento ai fini della verifica di congruità dell'offerta stessa». E dunque, come da codice degli appalti, la commissione farà richiesta formale di giustificazione di quanto offerto. A conclusione del procedimento, della durata di 35 giorni, si procederà all'aggiudicazione provvisoria del servizio.
Nulla di definitivo, dunque, ma per la società locale è certo un risultato importante aver messo il naso avanti sul fronte della valutazione complessiva. Tanto più in una vicenda di grande complessità e con un avversario che non ha mai mollato, ricorrendo più volte al Tar Fvg e al Consiglio di Stato sui contenuti di un bando che è stato riscritto rispetto alla prima stesura, con la correzione in particolare che il subentrante non sarà obbligato all'acquisto del parco mezzi circolante, ma ne avrà solo la facoltà.
«È la gara più ricca nella storia della regione - commenta Piero Camber, capogruppo di Fi in Consiglio regionale -, non possiamo non essere soddisfatti per il vantaggio di una società capace di mettere assieme soggetti che svolgono sul territorio servizi molto diversi. Davide può battere Golia». «La vittoria - aggiunge il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta - sarebbe fondamentale anche per l'Isontino».
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