“Torre Annunziata”, ventisei arresti in una sola notte

Era il 5 aprile del 2002 quando, in piena notte, partì una vasta operazione, scattata simultaneamente a Monfalcone, Trieste e Gorizia, ma anche nel Meridione. Fu una complessa operazione, denominata...
Bumbaca Gorizia Blitz anti-camorra
Bumbaca Gorizia Blitz anti-camorra

Era il 5 aprile del 2002 quando, in piena notte, partì una vasta operazione, scattata simultaneamente a Monfalcone, Trieste e Gorizia, ma anche nel Meridione.

Fu una complessa operazione, denominata “Torre Annunziata”. Le forze dell’ordine, infatti, in grande spiegamento, setacciarono il territorio, facendo incursione in numerose abitazioni, per notificare i provvedimenti.

In campo per l’intera notte furono mobilitati duecento tra poliziotti e carabinieri, in divisa e in borghese, che misero a segno la più grande operazione contro la criminalità organizzata mai effettuata in regione. A questi si aggiunse un altro centinaio di investigatori impegnati nelle altre zone d’Italia.

Arresti e perquisizioni furono effettuati anche a Gradisca d’Isonzo, San Canzian d’Isonzo, e, contestualmente anche a Milano, Napoli e Salerno.

La retata colpì i clan Baratto-Calcione (Napoli Fuorigrotta), Limelli-Vangone (Torre Annunziata) e Maresca-Di Somma (Castellammare di Stabia). Attività centrale dell’organizzazione, perseguita all’epoca dagli inquirenti, era quella del traffico di stupefacenti, in particolare cocaina, ma non venivano trascurate anche le rapine.

Allora in manette finirono ventisei persone con diverse accuse, dalle infiltrazioni camorristiche fino allo spaccio di droga. L’inchiesta, che fu condotta dal sostituto procuratore antimafia Raffaele Tito, approdò nell’imputazione di quarantasei persone complessive, collegate tra loro in vario modo e titolo.

Per trentuno di queste persone, a Trieste, si celebrarono i riti alternativi: in sedici scelsero l’abbreviato, e in quindici il patteggiamento.

In quell’occasione furono comminati complessivamente ottantacinque anni di reclusione.

Da quel procedimento venne, invece, stralciato il “filone” goriziano, concluso, nel mese di marzo del 2009, quando dal Tribunale del capoluogo isontino furono emesse cinque condanne e sei assoluzioni.

L’operazione “Torre Annunziata”, gestita dalla Direzione distrettuale antimafia di Trieste, aveva portato alla scoperta di un tentativo di insediamento camorristico nel Monfalconese, sull’asse Castellammare di Stabia-Monfalcone.

Riproduzione riservata © Il Piccolo