Tornano in azione i ladri di biciclette. In città ne scompare una ogni due giorni
TRIESTE Magari l’avete appena comprata. Un bel telaio di un colore fiammante, il manubrio cromato, la sella comoda. Oppure avete deciso di restaurare finalmente quella vecchia che tenevate in garage: avete cambiato i freni, messo a posto i parafanghi, le luci. Pronta per essere usata, con quel tocco un po’ vintage che oggi va tanto di moda. O, più semplicemente, è la vostra fidata compagna di ogni giorno per andare al lavoro. Attenti, però: un buon lucchetto può non bastare. I ladri di biciclette, in città, non vanno mai in vacanza. A Trieste ogni due giorni, infatti, ne sparisce una.
Dal primo gennaio a oggi, cioè in questi primi sette mesi dell’anno, sono già 106 le denunce (70 alla Polizia e 36 ai Carabinieri) di furti di biciclette. Il che, facendo due conti vuol dire 15 bici rubate al mese. O, se preferite, appunto, una bicicletta che sparisce ogni due giorni. E se è vero che a Trieste i ciclisti abituali sono 3.500 – come è emerso qualche tempo fa da un sondaggio Swg in collaborazione con la Fiab – divertendosi ancora un po’ a giocare con la matematica il tutto si traduce in una denuncia ogni 33 appassionati delle due ruote.
Le rubano di giorno o di notte, non fa differenza. Le rubano per strada o dai garage, dalle cantine o dai cortili condominiali. Numeri, quelli accennati sopra, però, che spesso sono per difetto: non tutti quelli che subiscono il furto di una bicicletta sporgono regolare denuncia alle forze dell’ordine. Solo il 40%, secondo le associazioni dei ciclisti, lo fa. Spesso, infatti, la segnalazione corre solo sui social. Due i gruppi Facebook attivi in città: “Furti di biciclette a Trieste” e “Bici rubate a Trieste”, seguito da 156 persone il primo, da 222 il secondo.
L’ultimo post proprio qualche giorno fa: «Rubata dal portone di casa la notte tra il 27 e il 28 luglio», scrive Elina. «Grande valore affettivo», segue foto di mountain bike arancio e nera.
«Mi chiamo Marlon, ho 14 anni. Scrivo per avvisare che mi è stata rubata una bici mountain bike in zona Largo Barriera», scriveva invece il ragazzo sulla bacheca di uno dei due gruppi l’8 luglio.
«Questa mattina hanno rubato una bicicletta nel vano scale del mio condominio (zona Il Giulia): era fissata al muro con un antifurto meccanico e aveva un allarme elettronico. Nessuno in casa l’ha sentito suonare quindi i ladri devono essere dei veri esperti», metteva in guardia Maurizio il 26 giugno. «Rubata a mia figlia, alle 20.30, in via Petronio (zona piazza del Perugino)», postava Roberta una settimana fa, con tanto di foto della bella mountain bike nera. «Chi la vedesse mi contatti – scrive ancora – mia figlia ha faticato per metter via i soldini per comprarla».
Scorrendo le bacheche dei gruppi Fb ci si imbatte in altre storie di furti: uno a Barcola, un altro in zona Ginestre. E poi ancora via San Nicolò, zona Campi Elisi, Servola, via di Cavana. Insomma, la lista è lunga.
«A volte, quando ne recuperiamo qualcuna, riusciamo a restituirle», spiega la Polizia, che dall’inizio dell’anno ha già ricevuto 70 denunce. «Al momento però in questura abbiamo ancora otto bici di cui non riusciamo a risalire ai proprietari».
«Dall’inizio dell’anno siamo a quota 36 denunce per biciclette rubate - fanno sapere invece i Carabinieri – e tre erano elettriche». Normalmente si tratta di biciclette di valore: da corsa o mountain bike di un certo livello. E una buona fetta di quelle rubate spesso finisce all’estero. –
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