Tornano i fondi regionali. E la saga di Triskell continua

Tornano i contributi. Il traffico non è più un problema. Risultato: la saga del Triskell, almeno per un anno, continua in terra triestina. Dal 19 al 28 giugno il festival internazionale della cultura celtica tornerà infatti a insediarsi al Ferdinandeo per l’edizione numero quindici, la tredicesima consecutiva nella zona del boschetto, dopo le prime due sperimentali nel Castello di San Giusto. Il cartellone artistico è ancora da perfezionare ma il progetto e le motivazioni sono intatte, anzi più forti che mai, alla luce del supporto economico che alla fine l’assessorato regionale al Turismo dovrebbe garantire, stanziando circa 50.000 euro.
Lo scorso anno non fu così. La Regione non aprì il portafoglio. E il festival, privo di contributi, senza particolari sponsor e con l’ombra di un contenzioso legato alla viabilità nella zona della manifestazione con tanto di raccolta popolare di firme, rischiò di rimanere al palo. Un epilogo poi scongiurato con una serie di “mosse” azzeccate. Il primo passo per il salvataggio del Triskell fu un progetto innovativo riguardante la viabilità dell’area del Ferdinandeo, un progetto formulato dagli stessi organizzatori del festival e accettato dalla commissione del Comune verso la fine del mese di aprile: «Avevamo proposto un circuito ad anello dalle otto a mezzanotte - ricorda Elisabetta Sulli, presidente della associazione culturale Pendragon, sigla organizzatrice - ritenendo che fosse un modo per smistare il traffico da via Ginnastica e via San Pasquale. Funzionò alla perfezione anche se per attuarlo ci vollero almeno una ventina di nostri volontari. Nessuno ci aiutò sul campo. Alla fine, comunque, anche la Trieste Trasporti si congratulò con noi».
Il secondo passo riguardò i contributi pubblici. Sfumati definitivamente i fasti economici delle prime edizioni, smarriti per strada i contributi della Provincia, della Camera di Commercio, dell’AcegasApsAmga e della Fondazione CRTrieste, lo scorso anno l’organizzazione si trovò amputata anche del sostentamento della Regione, a causa di una perdita di punteggio nella graduatoria del bando relativo ai contributi culturali. Il motivo di quella perdita? Il mancato riconoscimento del valore di partner come i consolati di Francia, Olanda e Slovenia. Anche in questo caso il “clan Pendragon” non si arrese inducendo l’assessorato regionale alla Cultura al “riesame della pratica” e alla successiva rivalutazione del progetto.
Missione compiuta. La Regione, notizia di queste ore, garantisce per la nuova edizione circa 50mila euro. E il Comune di Trieste conferma il suo aiuto alla manifestazione con la concessione dell’area del Ferdinandeo. Triskell, quindi, “resiste”. Ma Sulli, a fronte delle difficoltà, lancia un appello-provocazione: «Inviterei gli esponenti delle istituzioni a visitare il nostro festival perché non è una sagra ma un vero evento internazionale che porta arte, eccellenze e indotto, senza un biglietto di ingresso. Basta analizzare i nostri numeri per accorgersene. Attorno al festival gravitano non meno di 60.000 persone con benefici per gli alberghi, i ristoranti e tutto il resto. Insomma non abbiamo proprio nulla da invidiare a eventi come Barcolana o Bavisela, i nostri numeri lo confermano». La “palla”, insomma, passa proprio alle istituzioni. Triskell, per la gioia dei tanti cultori del fantabosco celtico, quest’anno non tradisce il Ferdinandeo. E Trieste. Ma, nel caso in cui le difficoltà dovessero permanere e gli aiuti mancare, il festival potrebbe anche trasferirsi altrove. Gli “acquirenti” pare siano già in agguato, vedi il parco di Osoppo, da tempo alla finestra per portare elfi, druidi e bagagli nella terra di mezzo friulana.
Adesso, comunque, largo agli appuntamenti della quindicesima edizione. Saranno circa una ventina i gruppi presenti in giugno provenienti da mezza Europa e persino dalla Australia. Una parte più colorata e importante dovrebbe essere riservata a Denise Cannas, la cantante triestina che per qualche puntata è riuscita a portare alla ribalta televisiva, quella di “The Voice” su Rai2, alcuni dei temi classici estrapolati dalla saga del Triskell.
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