Tornano gli Indignati: occupata la sede di Era
di Corrado Barbacini
Blitz di Occupy ieri pomeriggio. Un centinaio di dimostranti ha preso possesso dell’ex Meccanografico di Campo Marzio. Sulle facciate sono stati stesi numerosi striscioni.
«Questo palazzo è un esempio concreto di come una ricchezza si sia persa tra i rivoli del malagestione e dello sperpero», ha detto Luca Tornatore, uno dei portavoce del movimento. Un altro giovane ha aggiunto: «Ci sistemeremo qui. Costruiremo muretti e chiuderemo i varchi delle finestre. Perché questa struttura è di tutti. Il concetto è di uno spazio raggiungibile da tutti».
Annuncia Tornatore: «Per sabato 17 abbiamo organizzato un concerto degli Assalti frontali». Si tratta di un gruppo underground nato nel 1991 dalle ceneri del collettivo musicale romano Onda Rossa Posse, sorto, sul finire degli anni 80 in seno all'emittente radiofonica romana Radio Onda Rossa.
«Siamo li stessi che hanno già cercato un posto chiuso in cui ritrovarsi nell’abbandonato ex banco di Napoli. - si legge in una nota - Siamo entrati in questa struttura, vuota da anni e abbandonata non ancora finita, cercando un luogo da rendere vivo con le nostre assemblee ed iniziative, perché crediamo che ogni cittadino abbia il diritto di riappropriarsi del suo ruolo attivo». E poi continua: «Siamo stanchi di vedere questo, come altri edifici, abbandonati e vuoti, inutili alla città che li ospita. Tutto ciò è figlio della crisi che stiamo attraversando e risultato della speculazione edilizia, che negli ultimi decenni ha portato a investimenti falliti e ad illusori posti di lavoro. Siamo stanchi di sentir proporre, anno dopo anno, gli stessi investimenti plurimilionari in progetti non prioritari per la città, slegati dai suoi reali bisogni – quando addirittura proprio inesistenti, come in questo caso. Quindi agiamo noi, che rappresentiamo veramente quella città che si prende cura di se stessa e vuole migliorarsi, al contrario di chi continua a perpetrare promesse che ci trattengono in questo sistema finanziario fallimentare».
A presidiare discretamente la struttura occupata è stato per tutto il pomeriggio un gruppo di poliziotti della Digos. Gli agenti hanno osservato i movimenti dei manifestanti . «Ciò che stiamo facendo - hanno scritto i manifestanti - è forse illegale, ma legittimo: regaliamo un posto alla città, mettendoci energie, entusiasmo. Siamo sicuramente migliori nelle pratiche e nelle intenzioni di coloro che per anni hanno sprecato milioni, o coloro che staccano luce, gas, acqua e dignità a centinaia di persone ogni mese, accumulando intanto milioni di debito con i soldi di tutti».
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