Torna il treno passeggeri tra Gorizia e Nova Gorica lungo le reti ferroviarie

l’anticipazione
Entro l’anno prossimo, ma, con tutta probabilità, agli inizi del secondo semestre 2021, verrà riattivato un collegamento ferroviario fra Gorizia e Nova Gorica. Non si tratterà di un collegamento riguardante i treni merci, che è sempre stato presente, ma i treni passeggeri, interrotto definitivamente nel ’99, quando già avevo perso tutta la sua utilità, ridotto com’era a un solo vagone (quasi sempre vuoto), un mero simbolo tenuto in piedi unicamente per rispettare un accordo internazionale. Sarà, invece, un collegamento che si inserirà tra reti ferroviarie più ampie; per esempio, i treni da Jesenice che percorrono la valle dell’Isonzo, a quanto si può ipotizzare, proseguiranno da Nova Gorica per la stazione di Gorizia Centrale finendo per trovare la coincidenza con quelli provenienti da Udine e da Trieste. Ma è solo una delle tante possibilità che il collegamento permetterà di sfruttare appieno, favorendo anche la ripresa dei treni storici e turistici destinati a rinvigorire la cooperazione transfrontaliera.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dai sindaci di Gorizia e Nova Gorica che hanno accolto con grande soddisfazione la notizia emersa da un recente seminario svoltosi al centro Convegni dell’hotel Perla e promosso dal Centro di Sviluppo Regionale della Valle dell’Isonzo, con sede a Tolmino. Tale iniziativa rientra nel progetto Crossmoby del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020, di cui la Regione, al convegno rappresentata dall’assessore ai Trasporti Graziano Pizzimenti, è capofila, mentre per il Gect c’era Alessandro Puhali.
Assai impegnato sul fronte della mobilità ciclopedonale, il Gect auspica ora di raccordarla il più possibile con altri sistemi di trasporto sostenibili come le ferrovie. «È davvero una grande notizia – commenta il sindaco Rodolfo Ziberna – perché va incontro alla nostra esigenza di potenziare i collegamenti che aiutino questo territorio a uscire da una marginalizzazione dovuta alla sua posizione geografica. Stiamo davvero imboccando, finalmente, la direzione giusta, che ci consentirà di aprire una porta in più da e verso l’Europa favorendo, da una parte, il turismo con la tratta per i passeggeri e, dall’altra, la circolazione delle merci con la lunetta. Non va dimenticato, peraltro, che sempre più cittadini, in Europa, usano l’abbinamento treno-bicicletta e, con il notevole potenziamento delle piste ciclabili che stiamo attuando questo collegamento ferroviario si rivelerà sicuramente una carta vincente per la nostra città».
Il seminario è servito anche per confermare la realizzazione della lunetta «ovvero – rimarca il presidente della Sdag, Giuliano Grendene – la creazione di un armamento ferroviario della lunghezza di circa 1,5 km che consente il collegamento diretto del terminal intermodale Sdag (posto sulla linea internazionale Gorizia-Nova Gorica) con la linea ferroviaria italiana Trieste-Udine». Tutti i partecipanti sono stati poi d’accordo nel rilevare l’importanza di fare della Transalpina una moderna ferrovia regionale che consenta anche di potenziare il turismo attraverso la realizzazione di specifici collegamenti ferroviari tra l’Italia, la Slovenia e l’Austria. –
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