Torna il boom dei matrimoni misti: ogni 5 “sì” ce n’è uno multiculturale

Aumento costante dal 2013 a oggi. Si torna ai livelli record registrati alla metà del decennio precedente. Sale pure l’età media di chi si unisce
BRUNI TRIESTE 26 08 06 MATRIMONIO SCOZZESE IN PIAZZA UNITA'
BRUNI TRIESTE 26 08 06 MATRIMONIO SCOZZESE IN PIAZZA UNITA'

TRIESTE Due culture e una capanna. Un pizzico di triestinità e un tocco forestiero. Un mix perfetto di destini incrociati che nel capoluogo giuliano spopola sempre più.

Sono ormai quattro anni infatti che i matrimoni misti, quelli tra un coniuge italiano e uno straniero, sono di nuovo in aumento (dopo il picco toccato nel 2005 con 128 unioni miste): uno su cinque è multiculturale.

Mentre i legami tra italiani da una dozzina d’anni hanno iniziato a perdere terreno, eccetto qualche lieve oscillazione: erano stati 533 nel 2004, sono 428 nel 2016. E davanti a tutto ciò sale l’età media di chi si dice “sì”: dai 35 dello stesso 2004 ai 39,6 del 2015. Dal 2013 i legami a Trieste tra sposi di differenti nazionalità, dunque, aumentano.

A partire dalle 87 unioni di quell’anno, diventate 89 nel 2014, 106 nel 2015 e 111 nel 2016. Torniamo in scia ai numeri registrati tra il 2004 il 2009, data in cui l'ascesa si era arrestata. Il motivo di questo ritorno di fiamma?

A Trieste la prima unione civile alla Sala Matrimoni

«L'aumento dei matrimoni misti è direttamente correlato all'aumento della popolazione straniera residente in Italia così come a Trieste - spiega Ornella Urpis, docente del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Trieste -. Un processo di contaminazione culturale tipico delle società complesse che favorisce i processi d'integrazione sociale.

Il matrimonio esogamico infatti rappresenta sempre un momento di confronto fra culture diverse e un arricchimento reciproco, ma non dobbiamo dimenticare che rappresenta la via maestra di integrazione soprattutto nei casi in cui la donna straniera si unisce con un uomo italiano».

Trieste, prima unione gay nella Sala Matrimoni - VIDEO/FOTO

A livello nazionale è questa la tipologia più frequente: lo sposo è italiano e la sposa è straniera. Secondo l'Istat si attesta intorno al 7% delle nozze celebrate nel 2015 in tutta la penisola e circa al 9% nel Nord e nel Centro.

Le donne italiane che hanno scelto un partner straniero sono state 4050 nel 2015, il 2,1% del totale delle spose.

Su scala locale, se nel 2005 l'abbinamento fra sposi italiani e spose straniere vedeva a Trieste tra le provenienze principali Croazia, Romania, Slovenia, Ucraina, Russia e Brasile, negli ultimi quattro anni prima in classifica per le donne che nella nostra città dicono “sì” è la Serbia (17%).

Seguono Romania (16%), Croazia (9%) e poi in fila Ucraina, Russia, Brasile, Austria, Moldavia e Slovenia tra i primi posti.

Per l'uomo restano in cima alla lista Serbia (24%) e Romania (12%), e poi Austria (11%), Kosovo (9%) e Turchia (6%). A livello nazionale le donne straniere che contraggono matrimonio con un italiano sono in prevalenza rumene (20%), ucraine (12%), russe (6%), moldave (5%), mentre gli stranieri sposati con una italiana sono per il 13% di nazionalità marocchina, per l'11% albanese, per il 6% romena e per il 5% tunisina.

Come ormai di consueto rispetto al resto d'Italia, a Trieste i matrimoni civili, in recupero dal 2011, hanno la meglio su quelli religiosi, sempre in diminuzione, attestandosi rispettivamente nel 2016 a 450 e 131 per un totale di 581 matrimoni celebrati. Il trend nazionale mostra matrimoni - civili e religiosi - in costante calo con una ripresa però nel 2015 da 189.765 a 194.377.

Anno record a Muggia per i matrimoni religiosi

Stessa cosa per i misti. Nel 2013 erano 18.273, nel 2014 17.506 e infine nel 2015 17.692. Un altro dato interessante: una sposa straniera su due è cittadina di un paese dell'Est Europa (Ue e non-Ue). Il risultato? Figli bilingui che comunque non sentono pregiudizi. Anche se «le coppie miste - afferma Urpis - non sono sinonimo di stabilità poiché il rapporto fra culture diverse non è sempre facile.

Nel 2015 le separazioni di coppie miste hanno raggiunto in termini assoluti in Italia un massimo pari al 9%. Nella maggioranza dei casi, sette su 10, la separazione avviene tra il marito italiano e la moglie straniera o che dopo il matrimonio ha acquisito la cittadinanza, vista anche la propensione maggiore degli uomini italiani a sposare una cittadina straniera».

Altro dato che a Trieste procede nella stessa direzione riguarda i matrimoni fra stranieri che progrediscono passando dai 31 del 2014 ai 42 del 2016. Proprio ieri Nader Akkad, imam della comunità islamica di Trieste, ha celebrato un matrimonio religioso con rito musulmano tra due giovanissimi: un afghano e una rumena cristiana.

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