Torna a sventolare il Tricolore sull'Ossario

Intervento da acrobati per ripristinare le carrucole e i cavi che servono a issare le bandiere sui due pennoni che svettano in cima alla scalinata a Oslavia
Bumbaca Gorizia 15.06.2011 Ossario Oslavia degradato Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 15.06.2011 Ossario Oslavia degradato Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. Davanti all'ossario di Oslavia è tornato a sventolare il tricolore. Il merito, stavolta, va tutto all'abilità degli operatori di una ditta specializzata in operazioni ad alto tasso di difficoltà e al loro buon cuore, dal momento che hanno scelto di eseguire gratuitamente l'intervento a Oslavia, per consolidare attraverso questa donazione il legame con Gorizia. Gli operatori della ditta In Quota del goriziano Luigi Paoletti sono diventati protagonisti di un intervento da acrobati per ripristinare le carrucole e i cavi che servono a issare le bandiere sui due pennoni che svettano in cima alla scalinata dell'ossario, dove sarebbe complicatissimo intervenire con ponteggi o autoscale. «Ci siamo arrampicati sui pennoni come se fossero stati degli alberi – ha spiegato Paoletti – d'altronde conosciamo bene quei pennoni, a Oslavia ci sentiamo di casa visto che circa due anni fa eravamo già intervenuti in loco per tinteggiarli. Un intervento, al tempo, forse ancora più difficile rispetto a quello di questi giorni, quando ce la siamo cavata in circa un giorno e mezzo di lavoro. In particolare, abbiamo sostituito le carrucole, di cui soprattutto una si presentava in pessime condizioni, e i cavi lungo i quali scorrono le bandiere». La ditta è specializzata in interventi edili su fini senza l'utilizzo di ponteggi, caratteristica che consente di intervenire anche in condizioni e luoghi altrimenti inaccessibili alle ditte che utilizzano modalità di intervento tradizionali. Felice per il riuscito intervento il direttore dei sacrari di Redipuglia e Oslavia, tenete colonnello Norbert Zorzitto, che così può considerare concluso il mini maquillage cui è stata sottoposta l'area dell'ossario in vista della bella stagione, avviato nelle scorse settimane con la rimozione delle essenze arboree che, fin dai primi anni successivi all'inaugurazione del monumento, avevano iniziato ad infestare i declivi sui due lati della scalinata, dove oggi sono sopravvissuti solamente gli alti cipressi, entrati a modo loro nell'abituale impatto visivo dell'ossario anche se inizialmente non previsti nel progetto del Venturi. «Un intervento di manutenzione era assolutamente necessario – ha spiegato Zorzitto – poiché come è facile immaginare i pennoni sono soggetti in maniera particolare agli agenti atmosferici, in particolare al forte vento. Non posso che ringraziare di cuore la ditta In Quota per aver ripristinato cavi e carrucole senza chiedere nulla in cambio. Un bel gesto non solo nei nostri confronti ma soprattutto verso la città».

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