Torna a nuova vita l’albergo Castelletto

Approvato il piano particolareggiato ma soltanto con i voti della maggioranza. Dure critiche dell’opposizione: «Un obbrobrio»
GRADO. Tornerà a risplendere, e con «una luce tutta nuova», decisamente più moderna, mantenendo, però, intatta esternamente la parte architettonicamente storica, il Castelletto il luogo dove un tempo sostarono D’annunzio e in seguito anche Pirandello. Rimarrà una struttura alberghiera e, con la nuova impostazione, di qualità. Il consiglio comunale ha approvato, infatti, il piano particolareggiato che consente ora di dare il via all’opera di demolizione del vecchio manufatto. È bene precisare comunque che quanto approvato è la parte urbanistica. A seguito di questa sarà presentato il progetto vero e proprio.


È stata invece rimandata al prossimo consiglio comunale (quasi certamente il 10 luglio) l’approvazione di un altro piano particolareggiato, quello dell’aparthotel Uliana. Un rinvio dettato da una discrepanza di dati fra il materiale cartaceo e quello pubblicato sul web. L’approvazione del Prpc del Castelletto non è stata naturalmente semplice. A votarla alla fine ci sono stati, infatti, solo quelli della maggioranza. E per la precisione i 9 della maggioranza in quanto dall’altra sera ufficialmente Sebastiano Marchesan e Dario Lauto (Insieme per Grado) sono usciti dalla maggioranza e le deleghe che deteneva Marchesan sono passate in parte agli assessori Fabio Fabris e Dario Lauto e al consigliere Damiano Marchesan.


Tra l’altro per questioni di salute il consigliere Sebastiano Marchesan ha abbandonato l’aula dopo tre ore (la riunione è durata complessivamente oltre 5 ore e mezza), prima cioè dell’esame dei due piani particolareggiati dell’Uliana e del Castelletto. Sia l’architetto Mauro Rossetto progettista del nuovo Castelletto che, in particolare la maggioranza hanno parlato della limitazione delle altezze. Dai 24 metri (8 piani) del precedente progetto già approvato, sono state ridotte a 18 metri ovvero 6 piani. E si fa riferimento a conduzione di albergo intesa a senso stretto con una trentina di camere e quattro suite. È stata esclusa quindi la possibilità di creare unità abitative anche perché c’è un vincolo alberghiero tavolare trentennale. L’assessore Fabio Fabris ha parlato, riferendosi alla nuova realizzazione di arricchimento del tessuto urbanistico di Grado che produrrà economia.


Molte le richieste e le perplessità emerse nel corso dell’incontro con critiche politiche alla maggioranza che si è sempre battuta contro il cemento e invece dà il via a questa e altre iniziative. Replicando l’assessore Fabris ha anche precisato che questa nuova costruzione sarà più bassa di 6 metri rispetto alla vicina Stella Maris ovvero a quella che sarà, quando sarà costruita, la nuova Stella Maris. Sono intervenuti tutti i consiglieri di minoranza anche con critiche non da poco, soprattutto di carattere politico, e in particolare il consigliere Roberto Marin che ha fatto riferimento a un investimento di 8 milioni di euro per una sessantina di posti letto che non può essere redditizio e che «non sarà realizzato e non lo vedremo mai realizzato».


«E non mi piace – ha aggiunto – soprattutto perché copre il castelletto». E su questa linea si è espressa anche la consigliera Elisabetta Medeot che ha affermato che si tratta di un «obbrobrio in orizzontale». Anche Luciano Cicogna (Pd) si è soffermato sull’aspetto economico mentre sul progetto ha detto c’è anche la «piramide del Louvre che è modernissima ma in tanto la considerano la più bella del mondo; tutto è soggettivo sul bello o brutto. Dobbiamo anche capire e dire che se non facciamo questo cosa si fa in alternativa». In sede di votazione sono stati favorevoli i 9 della maggioranza mentre Cicogna si è astenuto e gli altri di minoranza hanno votato contro.


@anboemo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Il Piccolo