Torna a Gorizia il Luna park primaverile lungo via Cadorna

Apprezzata la nuova location alle spalle dei Giardini pubblici. La soluzione Baiamonti non piaceva

Francesco Fain
Il Luna park torna in via Cadorna
Il Luna park torna in via Cadorna

Sino a qualche anno fa, la location erano i Giardini pubblici. Poi, con i lavori che hanno portato alla ristrutturazione integrale del parco di corso Verdi, il popolare “Luna Park primaverile” era dovuto traslocare altrove.

Prima, si era deciso di utilizzare il parco Baiamonti, a borgo San Rocco, ma tale soluzione non si era rivelata ottimale per gli operatori: troppo distante dal centro e, di conseguenza, scarso movimento e pochi incassi.

Lo scorso anno, così, si era dato vita all’edizione zero nella nuova sede, individuata lungo via Cadorna nello spiazzo attorno alla statua del Fante. E il bilancio deve essere stato positivo perché, ora, c’è il bis: le giostre e le attrazioni hanno appena riaperto i battenti sempre alle spalle dei Giardini pubblici, peraltro in un tratto di strada ripavimentato e tirato a lucido.

Sì, il Luna park di primavera (per la gioia dei più piccoli) è tornato a far tappa a Gorizia e andrà avanti sino al 18 maggio.

I gestori di giostre e attrazioni fanno sapere che sarà aperto tutti i giorni (tempo permettendo) dalle 15 alle 19. Non solo. Al sabato e nelle giornate festive si è deciso di introdurre un orario “allargato” anche al mattino dalle 10.30 alle 12.30. Peraltro, al contrario di quanto si possa credere, lo spazio non manca.

Come spiegò di recente l’assessore Del Sordi, il Comune aveva individuato la zona che si trova fra il monumento Del Fante e le scalette che portano alla Valletta del Corno. «Si tratta di una posizione assai più centrale rispetto a San Rocco. La speranza, a questo punto, è che questa nuova ubicazione porti maggior successo alle attività», disse l’anno passato.

Ma i Giardini pubblici di corso Verdi, ora che sono quasi integralmente ristrutturati, potranno tornare ad ospitare giostre e eventi? «No. La prescrizione che ci arriva anche dalla Soprintendenza è di preservarli - ha spiegato più volte l’amministrazione comunale -. L’intervento era volto a ripristinare l’assetto storico del parco. Forse, nel futuro, potrà essere installato, temporaneamente, qualcosa di leggero. Ma soltanto “forse” perché i materiali che sono stati utilizzati nella riqualificazione non sono adatti a sostenere pesi considerevoli. Ecco perché va escluso un ritorno delle giostre e di strutture pesanti nell’area dei Giardini pubblici».

Da qui, la necessità di aguzzare l’ingegno e trovare location alternative adatte.

Riproduzione riservata © Il Piccolo