Torna a Brioni la Cadillac restaurata di Tito

FIUME La storica auto che il defunto presidente jugoslavo Tito amava guidare personalmente scarrozzando i suoi ospiti illustri per le stradette di Brioni è stata rimessa a nuovo con una dettagliata opera di restauro. Il tutto effettuato gratuitamente da un’impresa privata nel nord della Croazia (Gruppo Presecki), che ha voluto così omaggiare la memoria del Maresciallo. Ci sono voluti quattro mesi di lavoro e una spesa valutata intorno ai 70 mila euro. Dopo il minuzioso lifting, ora l’auto è stata consegnata al sovrintendente per la tutela e la sicurezza del Parco nazionale delle Isole Brioni, che l’ha presa formalmente in consegna nella dirimpettaia Fasana.

Secondo la versione comunemente accreditata, la massiccia Cadillac «Eldorado», decapottabile, sarebbe stata donata a Tito dall’ex presidente americano Eisenhower. Il che non troverebbe tuttavia alcuna conferma ufficiale. Certo è invece che la Cadillac «Eldorado», della quale Tito amava mettersi al volante trasformandosi in autista-cicerone per i suoi ospiti di riguardo, venne fabbricata negli Usa nel 1953. Si tratterebbe di un modello prodotto in soli 532 esemplari. Una cosa extralusso per l’epoca: motore da ben 8.470 centimetri cubici distribuiti fra otto cilindri a V, alzacristalli e tettuccio azionabili con comando idraulico, servosterzo, interni ovviamente in pelle, ecc. Un autentica rarità tecnologica, insomma, per più di mezzo secolo fa.

La lussuosa «Eldorado» restera ora come «attrattiva turistica» a Brioni Maggiore, dove percorse i relativamente pochi chilometri della sua carriera stradale. Sembra che Tito l’avesse guidata per l’ultima volta nel 1979. Sulle sue poltrone si accomodarono ospiti illustri: statisti come l’ex presidente dell’Urss Nikita Kruscev, ma anche star del cinema come Sofia Loren, Elizabeth Taylor e Richard Burton, ospiti di Tito alle Brioni, ovviamente in circostanze diverse. Per rimettere a nuovo la Cadillac – rinvenuta quasi casualmente in stato di totale abbandono nel 1992 a Fasana – ci sono volute 1.300 ore di lavoro artigianale e ricambi originali fatti arrivare dagli Stati Uniti. Secondo una stima, sul mercato degli oldtimer l’auto avrebbe ora una quotazione non inferiore ai 250 mila euro.