Tor Cucherna, un’attrazione diventata una discarica

Sul colle di San Giusto abbandonata e dimenticata ormai dalle guide turistiche Deposito di arbusti e rifiuti di ogni genere, vi alloggia solo un corvo
Foto Bruni 19.05.13 Tor Cucherna
Foto Bruni 19.05.13 Tor Cucherna

Da fondamentale sito archeologico a discarica a cielo aperto. E’ la triste trasformazione che ha per protagonista una delle attrazioni turistiche più importanti di Trieste. Parliamo della Tor Chucherna, situata sotto il Castello di San Giusto, un tempo parte delle mura che proteggevano la città in epoca medievale. La sensazione che adesso le cose siano completamente cambiate, in peggio naturalmente, la si ha appena imboccata la via di Caboro, dopo aver deviato da via Capitolina, dove campeggiano le indicazioni turistiche che portano alla Torre, in gran parte però oscurate dalle scritte disegnate con lo spray. Ma il peggio deve ancora venire. La Torre, aggredita esternamente dall’edera ed intorno alla quale sono cresciuti arbusti di ogni tipo, si presenta come un vero e proprio ricettacolo di immondizie. Il lato aperto della struttura è sbarrato da grossi lucchetti che chiudono le inferriate scalfite dal tempo e dunque interdetto al pubblico ormai da alcuni anni. All’interno si trova di tutto: cartacce, sacchetti di plastica, pacchetti di sigarette, ma soprattutto bicchieri, bottiglie e lattine di birra, in mezzo a foglie secche e piccole piante verdi cresciute spontaneamente. Segnali inequivocabili di improvvisati bivacchi, conditi da maleducazione ed inciviltà.

In un angolino si intravedono ancora ramazze e rastrelli, per lo più nascosti, segno che non vengono utilizzati da parecchio tempo. A fianco della Torre passa quasi inosservato il piedistallo apposto dal Comune che riporta le note caratteristiche della storica costruzione a beneficio dei turisti. Non vanno meglio le cose nella piazzetta antistante, dove campeggia ancora l’insegna di uno storico bar ristorante, molto in voga negli anni ’80, ma ora pressoché deserto ed utilizzato soltanto per feste su prenotazione, al cui fianco si trova un vecchio pozzo, la cui apertura è stata coperta da assi di legno, e che a sua volta è diventato un originale bottino della spazzatura: al posto dell’acqua adesso ci sono bottiglie e bicchieri di plastica. Nei vicoli adiacenti, dove trovano spazio anche un asilo comunale e una scuola materna, ci si imbatte in immondizie di ogni tipo. Una situazione paradossale che da un lato fa si che Tor Cucherna sia diventata nel corso degli anni un luogo vittima dell’incuria e del degrado, e che dall’altro la rende oggetto dell’indifferenza di turisti e passanti. Ignorata dalle guide turistiche, viene infatti molto spesso dimenticata dai visitatori che, nel loro itinerario storico che parte dal Castello di San Giusto, attraversano la città vecchia per approdare al Teatro Romano. Dunque Tor Chucherna isolata, abbandonata e dimenticata da tutti: l’unico inquilino rimastole fedele è un corvo che svolazza all’interno della struttura.

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