Topolini di Trieste, fuori uso la rampa per disabili
TRIESTE Un problema ormai cronico con cui ha a che fare il lungomare di Barcola riguarda la zona d’accesso al mare per disabili tra il secondo e il terzo Topolino. Un punto impiegato da alcune cooperative e anche da club subacquei che forniscono servizi a persone invalide, oltre che da numerosi bagnanti.
Si tratta di una delle poche rampe verso il mare in tutta la città dedicate a persone con disabilità e l’unica nella zona, dotata anche di un apposito bagno con lavabo e di un campanello d’allarme.
«Tale accesso è quasi sempre scivoloso e pieno di sassi. Ogni volta che una persona cade, cosa che puntualmente avviene, invece che intervenire tempestivamente viene chiuso l’accesso», riferisce Giovanna Leggio, residente della zona e familiare di una persona invalida al 100%. Allo stato attuale, la zona risulta inaccessibile da ormai un paio di settimane.
Responsabile della manutenzione di tale accesso è la cooperativa “La Bora”, che si è aggiudicata la gara di appalto per la gestione dei Topolini. «All’inizio della stagione è stata fatta una pulizia a fondo e ogni mattina alle 6 andiamo a pulire – spiegano dalla cooperativa –, ma il mare porta su i detriti e i sassi, così basta un’ora mezza e torna tutto come prima, soprattutto con il brutto tempo e le mareggiate». Ma i problemi non sono finiti qui. II presidente dell’Anglat (Associazione nazionale guida legislazioni andicappati trasporti) Fvg, Giovanni Di Giovanni, che già l’anno scorso aveva compiuto un sopralluogo assieme agli assessori Giorgi e Lodi, riferisce che la rampa risulta troppo stretta per l’accesso di più di una persona alla volta e troppo scoscesa per la risalita in autonomia. Per entrare in acqua, poi, si è costretti a lasciare la carrozzina in fondo alla rampa perché essa non prosegue fino in mare e manca un sistema d’accesso autonomo, come una scala che permetta di calarsi con la forza delle braccia.
Oltre alla rampa, anche i posteggi dedicati ai disabili presentano delle criticità, come l’assenza di un’apposita zona laterale per la protezione durante il carico e lo scarico della carrozzina e di un raccordo tra la strada e il marciapiede. «Sarebbe da cambiare tutto ascoltando le esigenze delle persone con disabilità», conclude il presidente Di Giovanni. L’assessore competente, Giorgio Rossi, afferma di essere al corrente del problema e si impegna a trovare una soluzione: «Vedremo se sarà possibile implementare il servizio di pulizia con una maggiore frequenza».
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