Tonno rosso da 150 kg spiaggiato a Muggia

La carcassa dell’esemplare di “pinna blu” è diventata una macabra attrazione aspettando la rimozione

MUGGIA. Quasi due metri di lunghezza per circa 150 chilogrammi di peso: l’enorme carcassa di un tonno rosso si è spiaggiata sul tratto del litorale posto poco prima del comprensorio che ospita la base logistica militare di Muggia. Il massiccio scombride, che da mercoledì giace senza vita sulla spiaggetta di sabbia, per ora non ha trovato alcuna autorità disposta a spostarlo, finendo col diventare una macabra attrazione. Non solo. Come emerso da una testimonianza fotografica, al momento del suo recupero in acqua avvenuto con una corda, il tonno aveva ancora la pinna, che successivamente è stata asportata da ignoti, forse come “trofeo”.

Tutta la vicenda fa veramente riflettere tenendo conto anche del fatto che questo pesce pelagico, il cui stato di conservazione è peraltro fortemente minacciato, è considerato estremamente pregiato. Il Paese che dall’Italia importa maggiormente il tonno rosso – detto anche pinna blu, e da non confondere con il pinna gialla che troviamo nelle classiche scatolette – è il Giappone, che lo utilizza in particolar modo per il sushi. Basti ricordare l’eclatante asta avvenuta a inizio anno a un mercato ittico nipponico che ha fatto il giro dei mass media mondiali.

Al Tsukiji, il mercato del pesce di Tokyo, un esemplare di 212 kg è stato venduto per 74,2 milioni di yen, equivalenti a qualcosa come 560mila euro: 2860 euro al kg. «L’avessero raccolto subito e trattato a dovere, il tonno ritrovato sulla spiaggia della strada per Lazzaretto avrebbe potuto davvero sfamare tantissime persone», racconta basito il naturalista triestino Nicola Bressi. Invece così non è stato e la carcassa del pesce è praticamente andata in putrefazione. Anni fa, pare che di simili casistiche se ne occupasse la ditta Crismani.

Ora invece la situazione è stata risolta con un intervento piuttosto impetuoso da parte dell’assessore alla Polizia locale Stefano Decolle: «Questa mattina (ieri, nd) non appena saputo che la carcassa era ancora lì, ho fatto una rapida verifica con i miei funzionari per trovare una soluzione. Entro la settimana una ditta proveniente da un altro comune della regione provvederà alla rimozione dell’animale morto». Ignoti, per ora, i costi dell’operazione.

Lo spiaggiamento di un tonno di queste dimensioni è una cosa piuttosto rara come spiega lo zoologo Bressi: «Credo sia la prima volta che il corpo intero di un tonno venga rinvenuto su una spiaggia della nostra provincia. In diverse occasioni questo pesce è stato avvistato sul bagnasciuga, ma sempre smembrato». Al momento del suo ripescaggio il pesce era privo di testa, molto probabilmente perché mozzata dall’elica di un motoscafo.

L’ultima considerazione su questa vicenda riguarda la minaccia di estinzione del tonno rosso. La sua presenza a Trieste non è certo eccezionale, ma negli ultimi anni si è fatta rara. Grazie ai fermo pesca decretati dall’Iccat, questo animale, praticamente estinto nel golfo di Trieste dopo la mattanza del 1954 che provocò la cattura di circa 800 tonni e la conseguente chiusura delle tonnare triestine, sta tornando pian piano a ripopolare le nostre acque.

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