Tondo conferma: mi candido ma senza simbolo Pdl

Il governatore crea la sua lista: si chiamerà “Tondo presidente”. Niente election day con le politiche di febbraio: si vota probabilmente il 21 aprile 2013. La rivale Serracchiani: "Atto di arroganza"

Renzo Tondo conferma la candidatura per le elezioni regionali 2013, con una propria lista (senza il simbolo Pdl) che si chiamerà “Tondo presidente”. È quanto ha spiegato il presidente della giunta nel corso di una conferenza stampa a Udine. E non si dimetterà per favorire l’election day con le politiche (quindi in Fvg si tornerà a votare il probabilmente il 21 aprile). Anche perché, a quanto riferisce il governatore, il presidente della Camera Fini gli avrebbe garantito l’approvazione del taglio dei consiglieri regionali entro la fine dell’anno. E conferma l'ipotesi di dialogo con Zamparini.

Immediata la replica di Debora Serracchiani, segretaria del Pd regionale e rivale di Tondo nella corsa alla guida della Regione. «Il no a priori all’election day è un gesto di arroganza, anche verso i soldi dei
contribuenti». Secondo Serracchiani «Tondo tenta di girare le carte in tavola ma la realtà è sotto gli occhi di tutti: lui dipende sempre da Berlusconi e non vuole mollare la sedia fino alla fine. E sia chiaro che sono stati proprio Berlusconi e il Pdl a terremotare il Paese e la nostra Regione, mettendo a forte rischio anche l’unica riforma possibile, ovvero il taglio dei consiglieri regionali. Ora non basta una lettera a Fini per scaricarsi la coscienza, Tondo deve mettere sul tavolo la sua disponibilità a dimettersi, se necessario. L’autonomia di Tondo da Berlusconi e dal Pdl è durata finchè non costava niente"

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