Tommasini: «La vaccinazione non provoca danni ai bambini»

Lorenza Masè

TRIESTE Il Burlo ha assunto un ruolo di primo piano a favore della vaccinazione dei ragazzi a partire dai 12 anni. In Europa sono due i vaccini contro il Covid-19 raccomandati dall’Agenzia del farmaco (Ema) per i ragazzi a partire dai 12 anni: Moderna e Pfizer.

«Per motivi strettamente sanitari e di protezione individuale il vantaggio della vaccinazione in età pediatrica rispetto ad un rapporto costi/benefici è minore rispetto a quello delle età successive – spiega Alberto Tommasini, pediatra immunologo e ricercatore del Dipartimento di Pediatria Ircss Burlo garofolo– tuttavia la ripresa della scuola in altri Paesi prima dell’Italia ha già dimostrato che questo virus continuerà a girare nei prossimi mesi e dunque il rischio di contrarre il virus sarà più elevato, di conseguenza anche il rischio sanitario per i bambini che non si vaccinano sarà tangibile e sicuramente tale da prendere in considerazione il vaccino anche come una protezione personale».

La buona notizia è che con la variante delta non sono aumentati i rischi che un adolescente corre, commenta l'esperto: «Semplicemente la diffusione dell’infezione è aumentata nei più giovani e questo rischia di portare ad un riscontro quantitativo maggiore dei problemi che già abbiamo vissuto nelle ondate precedenti. Nei bambini e negli adolescenti la minaccia non è tanto l'infezione quanto l’eccessiva risposta infiammatoria del sistema immunitario del bambino che, pur raramente, può portare danni significativi a diversi organi tra cui il cuore e che è stata descritta come malattia simil-Kawasaki o sindrome iper-infiammatoria.

«Tanti più vaccini si fanno tanto più lenta sarà la circolazione del virus e più facilmente gestibile dal punto di vista sanitario e sociale».

Sono molte le fake news che circolano sui vaccini anti Covid. Per esempio “il vaccino causa infertilità”, spiega Tommasini: la base da cui è partita quest’idea era completamente irrazionale e si basava su un’ipotetica analogia tra la proteina spike del virus e una proteina della placenta. Anche se l’osservazione attenta della sequenza delle due protiene dimostra inequivocabilmente che tale analogia non c’è, l’associazione mentale tra vaccino ed infertilità è entrata ormai nell’immaginario collettivo. Per contrastarla non basta dire che i dati di sorveglianza non mostrano effetti deleteri del vaccino sulle gravidanze, ma occorre spiegare anche come è nata la fake news.

Di fronte alla polarizzazione mediatica del dibattito sui vaccini, il Burlo ha deciso di tornare a una comunicazione a metà strada tra la divulgazione scientifica e il colloquio medico partendo dall’ascolto dei dubbi delle famiglie attraverso la possibilità di uno spazio dedicato di domande/risposte con un immunologo pediatra a piccoli gruppi di genitori e ragazzi che ne faranno richiesta presso l'Aula Magna del Burlo, per accedervi è indispensabile la prenotazione scrivendo all'indirizzo mail immunologo@burlo.trieste.it

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