Titolare positiva, chiuso bar a Monfalcone

È “Al Falco” in via San Francesco. Colpita l’intera famiglia e la nuora. Nessun caso di infezione tra i clienti del buffet
Il bar al Falco di Monfalcone
Il bar al Falco di Monfalcone

MONFALCONE Una nota attività commerciale di Monfalcone ha chiuso per motivi di ordine sanitario. Si tratta del bar buffet “Al Falco”, situato nel centro cittadino, in via San Francesco, vicino a piazza della Repubblica. La titolare è risultata positiva al Covid-19, così come la sua famiglia. Ovvero, il marito, i due figli, sorella e fratello, nonché la moglie di quest’ultimo, peraltro in stato di gravidanza.

La giovane donna, come è stato spiegato da Asugi, è asintomatica, comunque opportunamente seguita, nell’ambito di uno specifico percorso sanitario in virtù del suo stato. Per tutti gli altri la situazione è stata definita “paucisintomatica”, ossia il contagio ha manifestato sintomi di lieve entità. La chiusura del bar buffet risale alla scorsa settimana, non appena la titolare è venuta a conoscenza dello sviluppo dell’infezione virale all’interno del proprio nucleo famigliare, prima ancora di essere sottoposta al tampone. Una scelta di responsabilità, da parte dell’esercente, nel considerare il suo ruolo a contatto con il pubblico. Ai 5 casi di contagio l’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina è giunta tramite il tracciamento epidemiologico, il cosiddetto “contact tracing”. Il Dipartimento Profilassi Malattie Infettive di Asugi è risalito alla titolare dell’attività esercente e ai suoi congiunti in virtù di legami interfamiliari, ricondotti al lato parentale della nuora.



Il Dipartimento di prevenzione ha pertanto proseguito con l’opera di tracciamento epidemiologico. A partire dalla cuoca del locale, che, sottoposta a tampone, è risultata negativa. La ricostruzione s’è estesa alla verifica della tipologia dei contatti in ordine all’attività dell’esercizio. Il bar buffet, che dispone appunto di un servizio cucina, prepara i pranzi, peraltro piuttosto apprezzati e a buon prezzo. L’indagine sanitaria s’è concentrata sul flusso della clientela, nell’ambito di un determinato periodo ristretto, rispetto a frequentazioni relative alle ultime giornate di apertura del locale. In particolare, sono stati individuati una decina di dipendenti comunali: è in piazza della Repubblica del resto che ci sono il municipio e l’ex Pretura, sede della sala consiliare e di diversi uffici.

A frequentare di recente il locale sono stati due gruppi di “comunali”, l’uno composto da 7 persone, l’altro da quattro. Anche l’assessore Giuliana Garimberti ha pranzato al bar buffet, insieme ad alcuni di questi dipendenti. Per tutti Asugi ha disposto il tampone a titolo precauzionale poichè non si è trattato di contatti stretti. Si parla infatti di sorveglianza sanitaria, senza quindi alcuna misura restrittiva, potendo proseguire la normale attività lavorativa. Una situazione, dunque, ormai circoscritta, a fronte del solo stato di quarantena di carattere familiare.—
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo