Tintarella salatissima in spiaggia a Grado: multati due camionisti bielorussi
GRADO. Erano due camionisti bielorussi i due uomini che domenica si erano messi tranquillamente a prendere il sole nel tratto finale, in direzione Pineta, della spiaggia di competenza della Git. Li hanno individuati gli agenti della Polizia Locale. I due erano in transito per Grado diretti verso non si sa quale destinazione. Considerata la splendida giornata di sole e il caldo che faceva e considerato che potevano evidentemente permettersi una pausa, hanno parcheggiato i loro mezzi nel piazzale di viale Italia e si sono diretti verso la spiaggia dove si sono fermati a prendere il sole. Ma per loro è scattata la sanzione prevista dalle disposizioni legate ai provvedimenti anti-Covid19.
Salgono così a 7 le sanzioni comminate dalla Polizia Locale di Grado che fino al 10 aprile scorso aveva già effettuato quasi 1.600 controlli sia sulla strada, sia nelle diverse attività presenti sul territorio comunale.
Tra le sanzioni vale la pena ricordare il caso della donna residente nel rione della Colmata che, nonostante gli avvertimenti e gli ammonimenti dei vigili, nel corso di una sola giornata si era recata a fare la spesa ben 11 volte.
Ora si sono aggiunte le due sanzioni ai camionisti bielorussi. Sanzioni che partono sempre da 400 euro e che sono state comminate anche a due persone non di Grado che transitavano per l’isola a bordo delle loro autovetture senza alcuna giustificazione. La passeggiata è costata loro però molto cara. Un gradese è stato beccato dalla Polizia Locale mentre stava tranquillamente bevendo alcolici su una panchina del centro città. Nel frattempo i controlli continuano e specialmente durante i fine settimana ai due ingressi dell’isola vengono effettuati posti di blocco. A essere impegnati sono carabinieri e polizia locale che stanno operando in stretta sintonia.
Anche i carabinieri hanno effettuato un numero di controlli simile a quello dei vigili, circa 1.500 ma hanno comminato più sanzioni. In totale sono una quindicina, tutte a carico di persone che si spostavano e andavano a passeggio oltre il consentito o senza autorizzazione particolare. Di questi la metà sono di Grado. Oltre ai controlli in città e ai posti di blocco ai due ingressi dell’isola, i carabinieri hanno istituito un vero e proprio servizio di controllo per combattere chi infrange le varie disposizioni anti-Covid19 anche in mare e soprattutto in laguna.
Nell’area del Collio, il quadro che emerge dai controlli effettuati nell’ultimo mese dalla polizia municipale di Cormons in merito alle nuove disposizioni ministeriali relative ai codici di comportamento durante questa epidemia sanitaria disegna una situazione a due facce. Tra il 18 marzo e il 21 aprile i vigili urbani cormonesi hanno fermato 295 persone per verificare le autocertificazioni: in poco più di un mese sono stati sanzionati 5 cittadini: tutti erano provenienti da altri Comuni e si trovavano a Cormons senza giustificato motivo. Avevano deciso di farsi una gita senza permesso o intendevano raggiungere altri luoghi della regione senza averne i requisiti. Nessuno, come detto, era cormonese: segno che sotto il Quarin le nuove disposizioni sono state rispettate dai residenti.
Buoni anche i dati relativi alle attività commerciali controllate: delle 78 sottoposte al vaglio della polizia municipale, infatti, solamente due sono state colte in fallo. Si tratta di due esercizi che, pur avendo la possibilità di restare aperti perché rientranti nelle categorie ritenute indispensabili, sono state sorprese a vendere del materiale che non figurava invece nella lista di quelli commercializzabili secondo i decreti in essere.
I controlli della polizia municipale cormonese sono quotidiani. È usuale incontrare agenti che, in diversi punti della città, in questi giorni fermano vetture e singoli cittadini per verificare i motivi delle uscite. Soddisfazione da parte del sindaco Roberto Felcaro per i dati tutto sommato positivi che arrivano dai controlli: «I cittadini cormonesi stanno rispettando le normative attuali, segno che c’è grande senso civico da parte di tutti».
Ampliando a livello nazionale lo sguardo, nella sola giornata di martedì, secondo i dati diffusi dal Viminale, sono state controllate in tutta Italia 212.709 persone e 103.490 tra esercizi commerciali e attività. Sono state contestate 5.960 sanzioni amministrative mentre sono 65 le persone denunciate per falsa dichiarazione o attestazione con 111 titolari di attività o esercizi commerciali multati e 36 provvedimenti di chiusura posti in essere. Dall’11 marzo al 20 aprile in tutto il Paese sono state controllate complessivamente 9.028.061 persone e sottoposti a verifica 3.560.550 esercizi commerciali.
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