Tiare Shopping, l’ultimatum dei creditori
VILLESSE «La misura è colma. Passa il tempo (quasi tre anni) ma noi, quei soldi, ancora non li abbiamo visti». Michele Ferrari è il legale rappresentante di “Alfatecnica” con sede a Roma e una succursale a Gruaro, una delle imprese che sta ancora attendendo di essere pagata dopo aver contribuito alla costruzione di “Tiare shopping” il parco commerciale di Villesse: la cooperativa è la mandataria dell’Associazione temporanea di imprese (Ati) costituita anche dalla Ediltecnica di Gruaro e dalla slovena Noemar.
Oggi è pronta una nuova intimazione a pagare 4,5 milioni di euro. «In tempi brevissimi», viene specificato. «Alfatecnica - spiega Ferrari - è creditrice della somma di 4.519.129,79 euro, oltre interessi moratori, spese legali e rivalutazione monetaria sino all’effettivo soddisfo, nei confronti della società “Alfa contract srl” del gruppo Fogliata».
Le ultime iniziative, in ordine di tempo, erano state una denuncia alla stessa società appaltante Alfa contract srl e a tre alti dirigenti di Ikea e una lettera accorata al vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello e al presidente della Provincia Enrico Gherghetta. «Ma tutto è rimasto fermo. Ad oggi, abbiamo ottenuto solamente il pagamento di 2,5 milioni (2.502.012,18 euro per la precisione), Iva compresa, versati all’Associazione temporanea d’impresa tramite delegazione passiva di pagamento da “Villesse shopping centre srl”. Ma il grosso della somma (4,5 milioni, per l’appunto) deve essere ancora versato».
Le opere a secco
Alfatecnica, nello specifico, ha realizzato tutte le cosiddette “opere a secco” a Tiare shopping: in altre parole, si è occupata della realizzazione e della posa dei controsoffitti, delle pareti divisorie e delle finiture. «Nell’appalto - spiegano ancora i vertici di Alfatecnica - erano inseriti anche 400mila euro di lavori per la fornitura e la posa di finiture metalliche e piccole balaustre. L’intervento è stato eseguito nei tempi pattuiti e a regola d’arte ma non abbiamo visto nemmeno... l’ombra di un euro».
Ma quella con Alfacontract è anche (e soprattutto) una dura battaglia legale. «La causa civile contro Ikea quale committente - spiega Ferrari - aspetta ora le conclusioni che, comunque, non arriveranno prima dell’anno prossimo. La causa civile contro Alfa contract srl quale appaltatore è all’esame del Ctu (consulente tecnico) richiesto dagli avvocati di Fogliata tanto per prendere tempo. La perizia tecnica dovrebbe chiudersi per settembre, dopodichè anche qui si salterà alle conclusioni ma non prima del prossimo anno. Con queste prospettive, la nostra società è con l’acqua alla gola ma non vogliamo darla vinta a chi vorrebbe portarci a gettare la spugna e vederci in mano ad un commissario liquidatore con il quale sarebbe gioco facile trovare una transazione. È la solita lotta tra Davide e Golia dove purtroppo, ai giorni nostri, per Davide è sempre più difficile trovare la vittoria».
Il mancato supporto delle istituzioni
E le istituzioni? Sembravano aver preso a cuore la questione: si erano svolte riunioni in Regione ma, soprattutto, in Provincia. «Eppure, il silenzio sulla nostra vertenza è calato da tempo. Sembra non interessi più a nessuno. Non abbiamo riscontrato il benché minimo interesse da parte delle istituzioni regionali, mai una risposta. Però grazie anche a diversi fornitori locali, informati dei fatti e consapevoli della nostra battaglia, che hanno dimostrato fiducia e comprensione non vessandoci con atti che ci avrebbero compromesso, siamo ancora qui a lottare. E, seppure con le ossa rotte, siamo in piedi e guardiamo negli occhi questi signori: noi senza vergogna», attacca Ferrari.
E dire che nel dicembre del 2014, dopo l’ennesima manifestazione dell ditte non pagate, sembrava essere vicina la svolta. “Entro la metà dell’anno prossimo (il 2015, ndr), forse, si chiuderà la vertenza delle ditte non pagate che sono state impiegate nella costruzione di "Tiare shopping”, si disse allora. Fu questa, infatti, la buona notizia che emerse dal tavolo convocato dalla Provincia. E, allòra, parteciparono quasi tutti: i Comuni di Villesse, Medea, Mariano, Gradisca, Savogna e Romans, la Camera di Commercio, Arco Immobiliare, i rappresentanti di Inter Ikea Centre Italia e di Tiare Shopping. Non vennero invitati, però, i rappresentanti delle ditte coinvolte nella costruzione del Parco commerciale.
Insomma, non si fecero i conti con l’oste. E oggi, giugno 2016, siamo ancora qui a parlare di crediti.
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