Tiare, la vertenza si chiuderà a metà 2015

Successo del tavolo della Provincia: Arco assicura che i 7 milioni di euro pendenti saranno versati entro quella data
Il tavolo dedicato alla vertenza Tiare shopping convocato dalla Provincia di Gorizia (Bumbaca)
Il tavolo dedicato alla vertenza Tiare shopping convocato dalla Provincia di Gorizia (Bumbaca)

Entro la metà dell’anno prossimo, forse, si chiuderà la vertenza delle ditte non pagate che sono state impiegate nella costruzione di “Tiare shopping”.

È questa la buona notizia che emerge dal tavolo convocato ieri dalla Provincia. E c’erano proprio tutti: i Comuni di Villesse, Medea, Mariano, Gradisca, Savogna e Romans, la Camera di Commercio, Arco Immobiliare, i rappresentanti di Inter Ikea Centre Italia e di Tiare Shopping. L’assessore Sara Vito ha rappresentato la Regione mentre per la Provincia c’erano Enrico Gherghetta, Ilaria Cecot, Simonetta Vecchi e Alessandro Zanella. All’ordine del giorno la situazione relativa a Tiare, soprattutto dopo la recente manifestazione delle ditte non pagate e dei sindaci del territorio. Tre sono stati i temi della discussione: i debiti verso le imprese, la situazione dei lavori, l’occupazione all’interno del centro commerciale.

Sul primo punto il tavolo ha chiesto precisi impegni e tempi rapidi, pur riconoscendo i passi in avanti rispetto alla precedente riunione. In questo senso, Inter Ikea ha ribadito che quanto contrattualmente dovuto è stato saldato ad Arco Immobiliare. Quest’ultima, da parte sua, ha presentato un quadro dei pagamenti in evoluzione, con ancora circa 7 milioni di euro pendenti, con l’impegno di saldarli entro la metà del 2015.

Le questioni inerenti i lavori, invece, riguardano la viabilità e i sottoservizi acqua, gas e fognature, che ancora non sono in gestione a chi di competenza. In questo senso, nel richiedere ad Arco Immobiliare una manutenzione comunque di minima nella fase transitoria, è stata chiesta alla Regione una più incisiva azione per risolvere il nodo della proprietà della rete viaria, mentre la Provincia di Gorizia dal canto suo convocherà gli enti gestori di acqua, gas e fognature per definire tempi e metodi della cessione.

Infine, pur esprimendo un giudizio positivo sull’investimento fatto nel territorio, Gherghetta e Cecot hanno fatto rilevare un eccessivo ricorso al lavoro precario. Inter Ikea, in questo senso, si è impegnata a fornire alla Provincia i dati di sua competenza sull’occupazione, sia diretta sia indiretta.

Un giudizio positivo sull’incontro è stato espresso dall’assessore regionale Sara Vito: «Il tavolo è stato utile per fare chiarezza e un passo in avanti verso una soluzione definitiva della vicenda. Ci sono delle complessità, ma lo spirito costruttivo che ho potuto osservare fa sperare che si arrivi in tempi contenuti a una soluzione. La Regione – ha sottolineato Sara Vito - continuerà a interessarsi, pur essendo evidente che le istituzioni pubbliche sono prive di ogni responsabilità in una vicenda che attiene esclusivamente a rapporti tra soggetti privati».

Secondo il presidente Enrico Gherghetta «oggi abbiamo fatto un buon lavoro. È questo il lavoro delle istituzioni. I problemi ci sono, ma si tratta pur sempre di un grande investimento commerciale che siamo orgogliosi sia presente sul nostro territorio, è ovvio che quando tutte le ditte saranno pagate e ci sarà meno lavoro precario, ne saremo ancora più orgogliosi».
 

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