Ti hanno chiamato con il nome del cane? Ecco perché non dovresti offenderti

A chi non è mai capitato di essere chiamato con il nome sbagliato? E se a farlo è un proprio caro, che al posto del nome di tuo fratello o di tuo cugino, usa quello del cane di casa, l'offesa è dietro l'angolo. Ma un recente studio ha dimostrato che non c'è niente di cui offendersi, anzi.
Basandosi su un campione di 1.700 persone, i ricercatori hanno analizzato le cause del misnaming, ovvero il chiamare un proprio famigliare con un altro nome. E scoperto che, oltre a non essere «un indicatore dell'invecchiamento o del declino cognitivo tipicamente associato all'Alzheimer», può accadere a «persone di tutte le età», basandosi su un processo di associazione mentale chiamato «attivazione di diffusione», che associa a una immagine più risposte, portando così a possibili errori nell'associazione con i nomi.

La ricerca, pubblicata su Memory & Cognition svela che inciampare su un nome non è sinonimo di meno amore o attenzione. «Abbiamo scoperto che gli individui familiari sono spesso erroneamente nominati con il nome di un altro membro della stessa categoria semantica: i membri della famiglia sono erroneamente nominati con il nome di un altro membro della famiglia e gli amici sono erroneamente nominati con il nome di un altro amico», scrivono i ricercatori delle università del North Carolina, dell'Indiana Ken Malmberg e del Sud della Florida.
Ed è interessante notare che gli scienziati hanno anche scoperto che pure il nome del cane di famiglia è incluso nella lista dei famigliari. Sostanzialmente, i nomi dei cani vengono memorizzati nella stessa rete semantica dei propri figli o fratelli, portando quindi a maggiori possibilità di confusione. Cosa che invece pare non accadere con i nomi dei gatti e degli altri animali domestici. Una piccola consolazione.
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