Test sierologico, la campagna nazionale fa flop: in Fvg sì dal 35%

Solo un contattato su tre in Fvg ha aderito all'iniziativa la mappatura del coronavirus. Chiamati in 6.900 su 7.900
Sangue raccolto in una provetta per effettuare un tst sierologico all'ospedale San Paolo, Milano 29 Aprile 2020. ANSA / MATTEO BAZZI
Sangue raccolto in una provetta per effettuare un tst sierologico all'ospedale San Paolo, Milano 29 Aprile 2020. ANSA / MATTEO BAZZI

TRIESTE La Croce Rossa chiama una volta, due volte, perfino tre. E ha pure reso disponibili per i prelievi le sue sedi di Trieste, in piazza del Sansovino, e Palmanova. Ma i cittadini del Friuli Venezia Giulia non si fanno convincere, non più di uno su tre, al test sierologico nazionale per la mappatura del coronavirus. A ieri, aggiorna la presidente regionale della Cri Milena Cisilino, ha aderito solo il 35% delle persone contattate (quasi 7 mila).

Coronavirus, in Fvg è boom di richieste per test sierologici e tamponi nei centri privati
All'ospedale San Paolo di Milano sono cominciati i test sierologici per il personale medico. I test sierologici servono ad individuare tutte quelle persone che sono entrate in contatto con il virus. Attraverso i test sierologici infatti possibile andare ad individuare gli anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario in risposta al virus. Milano 29 Aprile 2020. ANSA / MATTEO BAZZI


Lunedì si era superata quota 40%, ma le telefonate di martedì, circa 500, non hanno avuto riscontri favorevoli (il 13% si è detto immediatamente non interessato) e la percentuale si è abbassata nuovamente e, pur con un dato migliore del 29% di inizio giugno, rimane lontano l’obiettivo di partenza, il 78%, fissato a Roma come soglia minima per superare il test.

Test sierologici al via su quasi 8 mila cittadini in Fvg: ecco come funzionerà la campagna
Sangue raccolto in una provetta per effettuare un tst sierologico all'ospedale San Paolo, Milano 29 Aprile 2020. ANSA / MATTEO BAZZI

L’esame serve ad accertare chi è entrato in contatto con il virus e ha sviluppato gli anticorpi al fine di stimare l’estensione dell’infezione nella popolazione e descriverne la frequenza in relazione a età, sesso, regione di appartenenza, attività lavorativa. La Cri lo spiega, ma persuadere l’interlocutore non è semplice. Le telefonate arrivano da un prefisso romano (06-5510) e il cittadino inizia ad avere subito qualche perplessità. Poi c’è la difficoltà di incastrare in agenda l’appuntamento per il prelievo del sangue. Ma non manca la paura di vedersi diagnosticare la malattia, a seguito di tampone effettuato in caso di sviluppo degli anticorpi, e di doverlo comunicare al datore di lavoro.

Coronavirus, la differenza tra il tampone e i test sierologici - Videoscheda

Al momento, fa sapere la Cri regionale, restano da contattare per la prima volta gli ultimi 1.000 residenti indicati dall’Istat di un campione di 7.900. Delle 6.900 persone già contattate ben 2.771 o non hanno risposto o hanno preso tempo o hanno chiesto una successiva telefonata per fissare l’appuntamento per il prelievo. E appunto solo il 35% ha aderito. Un quadro non diverso da quello delle altre regioni. Anzi, in Italia i «sì» sono inferiori: non si va oltre il 24%.

Il test sierologico nazionale non decolla: in Fvg sì all’esame dal 29% dei contattati
Al via le telefonate da parte della Croce Rossa italiana (Cri) ai cittadini individuati nel campione di 150.000 soggetti ai quali verra' effettuato il test sierologico per mappare la diffusione del nuovo coronavirus sul territorio nazionale, Roma, 25 maggio 2020. Al lavoro, si apprende dalla Cri, ci sono oltre 700 operatori volontari, che hanno ricevuto una formazione nella scorse settimane. I call center operativi sono 21, uno in ogni Regione, ai quali si aggiunge un Centro nazionale di supporto. ANSA / US Croce Rossa Italiana


«Onestamente ci aspettavamo più adesioni, più che altro perché c’era stata una grande mobilitazione popolare con la voglia di sottoporsi a tamponi e analisi per sentirsi sicuri», ha commentato il vicepresidente della Croce Rossa Rosario Velastro nell’annunciare l’allungamento della campagna sino a fine giugno. La Cri del Fvg concluderà il 15 giugno l’attività di call center (21 gli operatori al lavoro nelle centrali operative di Trieste, Palmanova, Udine e Maniago), mentre i prelievi proseguiranno anche nei primi giorni della prossima settimana nei 21 laboratori individuati dalla Regione, ma anche, per chi lo troverà più comodo, nelle sedi della Croce Rossa a Trieste e Palmanova. —

Test sierologici, prime telefonate ai prescelti: ecco tutte le istruzioni. Centralini della Cri "assaliti" da chi chiede di fare l'esame, ma decidono ministero e Istat
22/04/2020 Caravaggio, il comune ha organizzato test sierologici in modalita drive test, drive through.



 

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