Test sierologici, prime telefonate ai prescelti: ecco tutte le istruzioni. Centralini della Cri "assaliti" da chi chiede di fare l'esame, ma decidono ministero e Istat

TRIESTE. È partito anche in Friuli Venezia Giulia nella mattinata di oggi (lunedì 25 maggio) il monitoraggio lanciato da Istat e ministero della Salute per analizzare l'impatto del coronavirus attraverso i test sierologici. Circa 8mila le persone coinvolte, un campione scelto per capire quanti hanno sviluppato anticorpi e sono entrati in contatto con la malattia anche senza averne i sintomi.
A effettuare le chiamate dalle 10 di stamane, 21 operatori di centralino della Croce Rossa regionale dislocati in cinque centrali operative locali. Le chiamate, spiega la presidente regionale della Cri, Milena Cisilino, arrivano «da un numero unico con prefisso romano 06-55, dalle 9 alle 18 per 12 giorni consecutivi». Alle persone che ricevono la chiamata viene somministrato un questionario e, successivamente, viene fissato l'appuntamento per il prelievo del sangue. Sono 21 i centri distribuiti sull'intero territorio regionale che li effettueranno a partire da mercoledì prossimo.
I prelievi saranno poi inviati all'ospedale di Monfalcone che eseguirà le analisi. Nel caso in cui le persone individuate per effettuare il test non potessero uscire di casa, perché soggetti fragili o perché presentano sintomi riconducibili al Covid-19, ricorda Cisilino, questi «verranno effettuati a domicilio da parte dei nostri volontari». La stima, aggiunge, «è di circa 700-800 prelievi a domicilio».
Qualunque visita domiciliare, rammenta la presidente della Cri Fvg, «sarà effettuata solo previo appuntamento con il nostro call center e sarà totalmente a titolo gratuito». Informazioni molto importanti, sottolinea, per evitare truffe a danno dei cittadini. L'auspicio, dice, «è che il monitoraggio in Fvg superi abbondantemente il 78% della campionatura minima, al di sotto della quale non andare per renderla credibile».
Al momento «la reazione della popolazione è molto positiva. Tutti i nostri centralini ordinari sono stati presi d'assalto dai cittadini che ci chiedevano di potere essere inseriti nel monitoraggio nazionale. Ma - ricorda in conclusione - l'elenco della campionatura ci proviene dal ministero su segnalazione Istat».
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