Test sierologici al via su quasi 8 mila cittadini Prelievi in 21 centri Fvg
TRIESTE
Da oggi in Friuli Venezia Giulia la Croce rossa inizierà a contattare le poco meno di ottomila persone sorteggiate per effettuare il test sierologico attraverso cui capire in quanti abbiano sviluppato gli anticorpi Covid-19.
La poderosa campagna coinvolgerà a livello italiano 195 mila persone ed è stata promossa da ministero della Salute e dall’Istat su indicazione del Comitato tecnico scientifico. Al momento non è ancora possibile fare il test in privato o nel pubblico in Fvg. Né ci si può proporre come volontari per partecipare alla campagna al via nella giornata odierna. Ad annunciare l’inizio dello screening sono stati il governatore Massimiliano Fedriga e il suo vice Riccardo Riccardi. «Partecipando a questa indagine nazionale – hanno spiegato i due – sarà possibile avere un quadro di riferimento della diffusione dell’infezione nel nostro territorio. Questi dati si sommeranno a quelli che sono stati raccolti grazie all’azione di test tramite tamponi e consentiranno di comprendere meglio le dinamiche di diffusione del virus e di stimare quanti soggetti potrebbero avere contratto la malattia pur essendo asintomatici».
A selezionare le persone coinvolte l’Istat, i criteri per la scelta sono stati il più ampi possibile. I cittadini sono stati suddivisi per genere, età con sei diverse classi, settori di attività economica (coinvolgendo tutte le categorie) e regione di residenza (2 mila i comuni interessati). I nominativi selezionati (campione di partenza), per arrivare a 150 mila (campione teorico), sono stati 195 mila.
In Fvg sono state individuate 7.900 persone, l’obiettivo è di arrivare almeno a 6.232 test mentre il campione anticipatorio fissato a quota 841 analisi servirà a fornire i primi dati per capire come sta procedendo il lavoro e attuare eventuali correttivi in corsa. La fascia d’età con più rappresentanti in Italia è quella 35-49 anni – 41.889 soggetti di cui in Fvg 1.637 – mentre in regione al secondo posto ci sono gli over 70 (1.586) e all’ultimo posto la fascia 60-69 (1.012).
Determinato il campione di riferimento, i cittadini sono stati estratti a sorte e inseriti su una piattaforma progettata e sviluppata dal ministero della Salute. Le compagnie telefoniche hanno fornito i numeri, i recapiti e i nominativi dei selezionati sono stati comunicati alle Regioni le quali hanno poi fornito i dati ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta.
A contattare i diretti interessati e poi a effettuare i prelievi saranno i rappresentanti della Croce rossa italiana nelle prossime due settimane. Attenzione: per evitare truffe o altro, il primo contatto sarà al telefono da un call center e verrà fatta una intervista. Si potrà anche decidere di non partecipare all’indagine. L’appello della direttrice centrale dell’Istat Linda Laura Sabbadini è a non tirarsi indietro: «È fondamentale che le persone estratte a caso nel campione partecipino perché più estratti parteciperanno, più i risultati saranno precisi».
Una volta stabiliti il luogo e l’orario per il prelievo e compilato il questionario, i dati verranno inseriti sulla piattaforma creata dal ministero della Salute. Il cittadino dovrà quindi recarsi in uno dei 21 centri indicati dalla Regione, distribuiti su tutto il Fvg «per incentivare la partecipazione», hanno spiegato Fedriga e Riccardi. Nel caso in cui dallo screening telefonico emerga una condizione di positività o di dubbio rispetto a un possibile contagio, il prelievo verrà effettuato al domicilio dagli operatori. È bene ribadire che non è previsto alcun pagamento e in caso di dubbi è sempre bene contattare le forze dell’ordine. Effettuato il prelievo di sangue il campione verrà inviato al laboratorio dell’Asugi dell’ospedale di Monfalcone, che eseguirà le analisi e trasmetterà i risultati al ministero grazie anche al supporto di Insiel e dell’Arcs. I kit usati saranno uguali in tutto il Paese: si tratta dei Clia o Elisa per la rilevazione di IgG specifiche/anticorpi neutralizzanti per Sars-CoV-2 (il nome scientifico del coronavirus). Il risultato del test sarà comunicato al diretto interessato e in caso di positività sarà necessario effettuare il tampone al fine di comprendere se il soggetto sia ancora contagioso. La riservatezza per i partecipanti sarà garantita: solamente il gruppo di lavoro dell’indagine, circa 150 persone in Italia, potrà infatti associare nome e numero di identificazione del prelievo.
Soddisfazione per l’avvio dei test in Fvg è stata espressa dalla consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia): «Come sosteniamo da tempo la fase della ripartenza deve basarsi su una mappatura più estesa possibile della popolazione per scongiurare eventuali focolai di coronavirus. Affiancare ai tamponi i test sierologici, partendo con la partecipazione all’indagine nazionale, va in questa direzione». —
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