Test rapidi in farmacia, crescono le adesioni in Fvg. Promossa la soluzione Gazebo
TRIESTE Gazebo esterni per consentire accessi più sicuri, evitando che si incrocino i flussi di chi si presenta per effettuare il test e di chi, invece, arriva semplicemente per acquistare medicinali o usufruire di altri servizi. La soluzione dei gazebo è quella su cui si stanno orientando numerosi farmacisti in vista dell’avvio dei tanto attesi tamponi rapidi.
Nel protocollo sottoscritto dalle associazioni di categoria – che proprio ogg, venerdì 12 febbraio, verrà ratificato in giunta regionale – è previsto infatti che i farmacisti che offriranno il servizio debbano mettere a disposizione uno spazio separato interno dove effettuare i tamponi, oppure un gazebo esterno.
Un’opzione particolarmente gradita ai farmacisti triestini. «Ciò è dovuto al fatto che molte farmacie, nel capoluogo giuliano, hanno spazi limitati e la scelta di allestire una struttura all’esterno appare preferibile – spiega Marcello Milani, segretario regionale di Federfarma Fvg e referente provinciale per Trieste–. Inoltre, è anche una questione igienica e di sicurezza. Così, infatti, chi vuole sottoporsi al tampone non deve entrare fisicamente nella farmacia e si evita il contatto con gli altri clienti. Da sottolineare, a tale proposito, che per essere sottoposti al test nelle farmacie si dovrà essere asintomatici e non essere stati in contatto stretto nelle precedenti 48 ore con una persona positiva».
«Intanto – aggiunge Milani – a Trieste l’assessore comunale Serena Tonel ci ha inoltrato le linee guida sui requisiti previsti per i gazebo. Risolta anche la questione dell’esenzione della tassa per l’occupazione di suolo pubblico. Ora dovremo solo perfezionare il collegamento alla piattaforma Insiel per notificare nel più breve tempo possibile all’Azienda sanitaria l’esito dei test in caso di positività. Sono già tanti i colleghi che hanno manifestato una prima disponibilità ad aderire al servizio. Quanto all’effettuazione del tampone, saranno incaricati operatori sanitari autorizzati, esterni alla farmacia, o gli stessi farmacisti, dopo un percorso di formazione».
I gazebo a Trieste potranno essere sistemati su tutti i rialzi, piazze, aree pedonali e in zone a traffico limitato, con l’accortezza di lasciare liberi gli accessi pedonali e carrabili, gli affacci di locali residenziali e commerciali. In caso di installazione sui marciapiedi potranno occuparli per una misura massima non superiore alla metà della larghezza dei marciapiedi stessi, garantendo uno spazio per i pedoni non inferiore a 2 metri, riducibile a 1,50 nelle zone di rilevanza storico ambientale o quando sussistono particolari caratteristiche geometriche della strada. Si potrà valutare anche l’occupazione di stalli di sosta entro aree di parcheggio delimitate e separate dalla sede stradale. Non saranno occupabili stalli di sosta lungo le strade o a cavallo dei marciapiedi. Le strutture non dovranno avere ancoraggi fisici alla pavimentazione.
«Anche nel territorio dell’ex provincia di Gorizia l’interesse per la soluzione gazebo è alto – conferma la referente provinciale isontina di Federfarma, Anna Olivetti –, visto che consente di risolvere problemi di spazi e di sicurezza. Aspettiamo di capire esattamente quanti colleghi intendono installarli per poi chiedere ai Comuni le indicazioni tecniche. Oltre a Trieste, anche Udine ha dato già disposizioni sulle installazioni e sull’esenzione della tassa di occupazione del suolo pubblico, richiesta che presenteremo a nostra volta».
Tornando alle modalità di accesso al servizio previste dal protocollo, l’appuntamento dovrà essere richiesto per telefono o recandosi direttamente in farmacia. Il test sarà eseguito con la tecnica del tampone nasale o rinofaringeo. Il risultato sarà disponibile già dopo una trentina di minuti, a differenza del test molecolare. Il costo massimo fissato è di 26 euro. In caso di positività, verrà raccomandato di tornare al proprio domicilio, isolandosi dai conviventi, e di contattare il medico curante. —
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