Test molecolari e rapidi: in Fvg conteggio dei positivi in tilt. Roma “vuole” solo tamponi

TRIESTE Calano i ricoveri in una giornata da altri 22 decessi con diagnosi Covid. Quanto ai contagi sulle 24 ore, su indicazione del ministero della Salute la Regione distingue i positivi da tamponi molecolari (512 su 6.648, 7,70%) da quelli emersi da test rapidi antigenici (162 su 2.405, 6,73%). Cambia, quindi, anche il dato complessivo: Roma vuole rendere note solo le infezioni da tamponi molecolari. E dunque, come compare nel bollettino della Protezione nazionale, il Fvg ricalcola il totale sottraendo 774 positivi da test rapidi conteggiati a partire dal 12 dicembre. Da inizio emergenza, stando all’esito dei soli tamponi molecolari, hanno contratto il virus 45.884 persone, di cui 20.497 in provincia di Udine (+199), 9.711 a Pordenone (+174), 9.696 a Trieste (+72), 5. 419 a Gorizia (+59), oltre a 561 di fuori regione (+8).
Il ricalcolo, evidentemente, complica l’analisi statistica. Un “maltrattamento” dei numeri, peraltro, che è di livello nazionale, viste le differenti modalità di comunicazione delle Regioni. Con la difficoltà ora di pesare l’incidenza dei positivi sulle persone sottoposte per la prima volta al test. Se infatti il rapporto positivi/tamponi ha un valore relativo da sempre, visto che il denominatore comprende anche i controlli sui già contagiati, quello positivi/persone testate è diventato meno significativo da quando si è cominciato a usare i test antigenici, di norma non contati come tampone, ma confermati con l’esame molecolare quando positivi.
Sommando i contagiati di ieri, 674, e tenendo come validi i numeri dei giorni scorsi, comprensivi dei positivi sia da molecolare che da antigenico, si può comunque provare almeno a ricostruire un trend della pandemia in Friuli Venezia Giulia. La curva si conferma in discesa visto il decremento dei casi negli ultimi sette giorni rispetto ai sette precedenti (- 8,5% contro il –3,6% di martedì). La media Paese è di –12,6%, con quattro regioni in ritardo: Basilicata (+13,2%), Calabria (+9,1%), Emilia Romagna (+2,2%) e Lazio (+1,6%).
Tra i casi resi noti nel report del vicepresidente con delega alla Salute Riccardo Riccardi, 20 positività tra gli ospiti delle residenze per anziani e 11 tra gli operatori.
Quanto al sistema sanitario, si registrano i contagi di un infermiere, un tecnico e due Oss nell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina, di dieci infermieri, un medico e quattro Oss nella Friuli Centrale, di quattro infermieri, un medico e un Oss nella Friuli Occidentale, di un tecnico del Burlo e di due medici del Cro di Aviano. Con gli ulteriori 22 decessi (7 avvenuti dal 30 novembre al 21 dicembre e registrati successivamente) sono morte dal 7 marzo in regione 1. 499 persone: 672 a Udine (+15), 428 a Trieste (+2), 304 a Pordenone (+3) e 95 a Gorizia (+2).
Nei reparti a media e bassa intensità degli ospedali sono ricoverati 595 pazienti (-3), nelle terapie intensive 56 (-1). Il carico sta lentamente diminuendo nelle aree mediche (negli ultimi sette giorni –6%), ma nelle Ti, nello stesso arco di tempo, siamo al +3,7%. La Regione ieri non ha comunicato gli attualmente positivi, mentre sono 31.433 i totalmente guariti (+809), 677 i clinicamente guariti (+10), 11.624 gli isolamenti (-937). –
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