Terzo d’Aquileia, rose bianche e chiesa gremita per l’estremo saluto alla contessa uccisa

Parenti, amici, rappresentanti delle istituzioni e tanti cittadini ai funerali di Margherita Cassis Faraone. Molti anche i nobili della regione 
Bonaventura Monfalcone-08.01.2018 Funerale contessa Margherita-Terzo d'Aquileia-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-08.01.2018 Funerale contessa Margherita-Terzo d'Aquileia-foto di Katia Bonaventura

La mattanza nel castello per l’odio dell’omicida «verso il padre tiranno»

TRIESTE Un abbraccio corale da parte della “sua” Terzo d’Aquileia. In centinaia, ieri pomeriggio, hanno salutato per l’ultima volta la contessa Margherita Cassis Faraone, 87 anni, uccisa a colpi di fucile, assieme al marito e a uno dei figliastri mentre si trovava in Austria, nel castello di Bockfliess. Il conte Tono Goess ha imbracciato il fucile e ha scaricato cinque colpi contro il padre Ullrich Goess-Enzenberg, 92 anni, il fratello minore Ernst e la matrigna, la contessa Margherita.

Quella telefonata dalla Valcellina prima del massacro nel castello


C’erano persone di tutte le età, ieri, al funerale di quella che molti chiamavano affettuosamente «la contessa del popolo». Parenti, amici, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni ma anche tanti cittadini, che Margherita aveva aiutato nei momenti di difficoltà. Tra i molti omaggi floreali, non è passato inosservato il cuscino di margherite bianche portato dai bambini, dai genitori e dagli insegnanti della scuola dell’infanzia di Terzo. Un gesto delicato per ringraziare Margherita, che spesso metteva a disposizione dei bambini la sua villa di via 2 Giugno e la piscina per le lezioni di nuoto.

Anche i figli dall’Austria per ricordare la contessa


Tre comunità strette nel dolore: Terzo, rappresentata dal sindaco, Michele Tibald; Aquileia, che non ha fatto mancare la sua partecipazione grazie alla presenza dell’assessore Alviano Scarel; e Precenicco, rappresentata dall’assessore Simone Miotto. La chiesa di San Biagio è riuscita a fatica ad accogliere tutti i presenti. Molte persone sono arrivate anche dall’Olanda, dalla Germania e dall’Austria.

A Terzo d’Aquileia l’addio alla contessa assassinata


Tanti i nobili, anche della nostra regione, che hanno partecipato alla cerimonia funebre, celebrata, in due lingue, italiano e tedesco, da don Giuseppe Franceschin, assieme a don Sinuhe Marotta, a Thomas Marosch, parroco di Bockfliess, e a don Nino, parroco per tanti anni prima di don Franceschin. La messa è stata accompagnata dall’esibizione del coro e dell’orchestra di Mariahilf di Vienna. In chiesa era presente una formazione ridotta formata da quindici elementi, tra coristi e musicisti. Hanno eseguito brani tratti dalla Messa di Schubert.

Sopra il feretro, coperto da un drappo rosso, è stata adagiata una corona di rose bianche. Vicino all’altare, invece, una bella foto di Margherita. In tanti, rivedendo il suo sorriso e i suoi occhi, si sono commossi. I figli: Manfred, Marguerite, Theodore e Gabrielle, avuti dal primo marito, Manfred Ritter Mautner Von Markhof, e le sorelle Furstin Leontine von Hohenberg e Sofia von Thun Hohenstein, espressione di grande compostezza e dignità nel dolore, prima del funerale avevano fatto sapere che le offerte, al posto dei fiori, saranno devolute all’Associazione delle famiglie cattoliche austriache, di cui Margherita, cui era stata assegnata anche la medaglia d’onore d’argento al merito della Repubblica Austriaca, era presidente onoraria.

Una filantropa e una mecenate, una donna di grande cultura, amante della musica, dell’arte e dell’archeologia, così l’ha ricordata, a margine della cerimonia, Pietro Paviotti, presidente dell’Associazione Nazionale per Aquileia, della quale la contessa era presidentessa onoraria.

Al termine della messa il corteo funebre, preceduto dal coro e dall’orchestra, ha raggiunto il cimitero, dove riposerà la contessa Cassis Faraone.

Tutto è filato liscio per quanto concerne la sicurezza. In servizio c’erano saranno i carabinieri di Aquileia, la polizia di Stato, la municipale di Cervignano, i volontari della Croce Verde, la Protezione civile, l’associazione nazionale Carabinieri in congedo di Cervignano e gli scout cervignanesi. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo