Terzo blitz dei vigili anti-accattoni nell’ex Hippodrome

Continua il “braccio di ferro”. Identificati e sfrattati 6 rumeni gli stessi già allontanati più volte dalla Rocca e dall’ex Inam
Altran Mf-degrado Hippodrome
Altran Mf-degrado Hippodrome

Due tentativi sono andati già a vuoto, non sono serviti a niente. E così il Comune ritenta per la terza volta di liberarsi del gruppo di accattoni rumeni che da diversi mesi si è insediato in città “occupando” con finti invalidi l’incrocio tra i viali e la circonvallazione (attività vietata dal Codice della strada), il piazzale dell’ospedale di San Polo, piantonando anche i vari supermercati e centri commerciali cittadini. La prima volta li ha sfrattati dal colle della Rocca, dove avevano tirato su una vera e propria tendopoli, “arredandola” con mobilio e materassi raccolti qua e là tra le discariche spontanee della città. La seconda dal palazzo ex Inam, conteso tra loro e alcuni tossicodipendenti che frequerntano i giardini di via Garibaldi.

I rumeni - un gruppo numeroso cui si sono giunti più di recente anche donne e bambini - aveva scelto come dimora nelle ultime settimane il rudere dell’ex discoteca Hippodrome accanto al campo sportivo comunale di via Boito, ricettacolo di rifiuti e di ratti.

E ieri all’alba, attorno alle 6, una task-force di vigili urbani e agenti del Commissariato si è presentata nel rudere, procedendo a un nuovo sgombero per occupazione abusiva: gli agenti hanno fatto irruzione all’interno dell’immobile, da anni in totale abbandono, e hanno proceduto all’identificazione delle persone che si erano sistemate all’interno per passare la notte: gli stessi rumeni - più o meno - che avevano più volte allontanato dal colle della Rocca con il risultato di vederseli rispuntare da un’altra parte.

Insomma continua il braccio di ferro tra i vigili e la mini-comunità che pare non volerne proprio sapere di lasciare la città. E, al momento, la “partita” sembra volgere a favore degli stranieri che, in un modo o nell’altro, riescono sempre a trovare delle alternative di “alloggio” (in città i ruderi non mancano) tra uno sfratto e l’altro.

Per compiere il blitz di ieri mattina, il Comune, che con precedenti sopralluoghi aveva individuato la presenza degli stranieri nell’ex Hippodrome, aveva preventivamente interessato il legale rappresentante della società proprietaria dell’immobile il quale ha confermato, afferma il Comune, di non aver concesso alcuna ospitalità e che quindi si trattava di un’intrusione abusiva.

Alla fine, sono stati fermati sei cittadini rumeni, e quindi comunitari, tutti maggiorenni, di cui due già precedentemente trovati all’interno di altra proprietà privata sul territorio comunale per i quali era già stata effettuata la denuncia in stato di libertà nello scorso mese di settembre. Alcuni dei soggetti identificati in questa ultima occasione erano stati oggetto del provvedimento di sgombero nell’area della Rocca. «Questa operazione, come quella precedente, indica che azioni fuori dalla legge come le occupazioni non possono essere tollerate – spiega l’assessore alla Polizia municipale Omar Greco – e, inoltre, evidenzia ancora una volta come il presidio sul territorio sia presente e continuo». Buoni propositi quindi. Ma basteranno?

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