Terza corsia A4, in dieci anni costi raddoppiati E per gli espropri si spende fino al 90% in più
Dieci anni persi e spese raddoppiate. Il ritardo accumulato nella realizzazione della terza corsia della A4 costa caro. In termini economici se si considera che solo per realizzare il primo lotto – Quarto d’Altino San Donà – si spenderà almeno il doppio della cifra preventivata dieci anni fa. In termini sociali da Venezia Est a Sistiana, si registrano mediamente tra i 700 e gli 800 incidenti.

di
Martina Milia
TRIESTE
Dieci anni persi e spese raddoppiate. Il ritardo accumulato nella realizzazione della terza corsia della A4 costa caro. In termini economici se si considera che solo per realizzare il primo lotto – Quarto D’Altino San Donà – si spenderà almeno il doppio della cifra preventivata dieci anni fa. In termini sociali se si conta che dal 1997 al 2007 il traffico lungo la rete autostradale di Autovie è cresciuto del 25 per cento e che in un anno, da Venezia Est a Sistiana, si registrano mediamente tra i 700 e gli 800 incidenti.
LA STORIA
Per giocare d’anticipo su quella che è oggi un’emergenza italiana e non solo del Nordest, Autovie Venete nel ’97, quando si iniziò a discutere del vecchio piano finanziario, propose l’inserimento della terza corsia tra le opere da realizzare. Ma nel piano finanziario approvato nel ’99 – per il quale era stato predisposto un progetto preliminare del primo lotto – la terza corsia non compariva. Stralciata perché l’Anas non la considerava un intervento prioritario. Per avere il via libera sull’intera opera bisognerà attendere il nuovo piano finanziario e la convenzione con l’Anas, sottoscritta a Roma (con l’ex Ministro Antonio Di Pietro) a novembre 2007. La copertura finanziaria dell’opera, infine, arriverà con il decreto Matteoli sottoscritto lo scorso maggio.
I COSTI DEL CANTIERE
Elaborare un dato esatto del lievitare dei costi economici che questa scelta ha comportato, non è possibile. Se si confrontano, però, i costi del lotto Quarto D’Altino–San Donà stimati nel 1999 con quelli del 2007, ci si fa l’idea che il valore di quei pochi chilometri di autostrada sia raddoppiato. Nel ’99, secondo il progetto preliminare di allora, il lotto sarebbe dovuto costare 90 milioni di euro. Nel 2007 il progetto preliminare – che a differenza di quello di dieci anni fa è già approvato e comprensivo dei costi delle prescrizioni e della procedura di valutazione di impatto ambientale – prevede una spesa di 350 milioni di euro. Ammesso che le prescrizioni incidano per il 50 per cento su un progetto – nel caso della Villesse Gorizia, ad esempio, l’incidenza è del 30 per cento -, è stimabile che l’opera costerà il doppio di quanto ipotizzato nel 1999.
GLI ESPROPRI
Tra le voci che fanno lievitare i costi di un cantiere non può essere trascurata quella degli espropri. In dieci anni le indennità sono cresciute del 75 per cento per le colture di minor valore, con punte fino al 90 per cento per le colture pregiate. Guardando sempre e solo il tratto veneto dell’autostrada, si scopre che dalla fine degli anni ’90 al 2004, l’indennità definitiva di espropriazione è aumentata di un 50 per cento. I tecnici lo chiamano “effetto passante di Mestre”. Dal 2004 ad oggi il rialzo del valore agricolo medio non si è comunque fermato. Le aree interessate dalla realizzazione del primo lotto della terza corsia sono la regione agraria 1 e 2 e le colture prevalenti a ridosso della rete autostradale sono i seminativi. Nella fascia 2 (da Quarto a Ceggia) l’esproprio di un terreno coltivato a seminativo nel 2004 costava 43 mila euro l’ettaro mentre oggi (valore 2008) 50 mila euro l’ettaro: + 23 per cento in quattro anni. Nella fascia 1 (da San Stino di Livenza), nello stesso periodo, l’indennità è passata da 43 a 50 mila euro l’ettaro (+ 16 per cento). Se poi si guardano i prezzi dei vigneti – per fortuna rari – l’indennità è cresciuta di 20 mila euro l’ettaro in quattro anni.
COSTI SOCIALI
Alla perdita di risorse economiche si aggiungono i costi sociali. Se non è possibile attribuire alla mancanza della terza corsia la responsabilità dei centinaia di incidenti che ogni anno si verificano lungo la A 4 è però plausibile registrare una stretta correlazione tra il peggioramento delle condizioni di circolazione in autostrada e l’aumento dei tassi di traffico. Soprattutto di quello pesante: se nel 1997 lungo la rete autostradale transitavano 6,5 milioni di camion (circa 5 lungo la A 4), nel 2007 i tir hanno sfiorato gli 11 milioni (+ 40 per cento circa). Di questi 9,5 milioni hanno interessato la Trieste Venezia.
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