Terremoto in Croazia, missione-lampo della Protezione civile Fvg: tende per 390 sfollati

TRIESTE. È durata meno di 15 ore la prima operazione messa a punto della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, scesa in campo a sostegno della Croazia sconvolta dal terremoto. «C’è stato giusto il tempo di arrivare lì e lasciare il carico di 32 tende pneumatiche nel centro di raccolta allestito fuori dalla città di Zagabria, dove si stanno occupando di raccogliere in queste ore tutti i materiali e gli aiuti umanitari giunti sul posto, per poi organizzare la redistribuzione a seconda delle necessità», ha spiegato il funzionario della Protezione civile Fvg Giorgio Vicentini.
Partito per la Croazia nella tarda notte del 29 dicembre, era accompagnato nel suo viaggio da tre colleghi, un volontario interprete e 14 militari. Tutti loro, prima di oltrepassare il confine, si sono sottoposti al tampone. «A Zagabria i segnali del terremoto non erano così evidenti – precisa Vicentini, che ha fatto ritorno a casa già nel tardo pomeriggio di ieri -. I luoghi realmente devastati sono Petrinja e Sisak, che corrispondono all’area dell’epicentro. Ma, essendo stata una missione lampo, non abbiamo avuto modo di raggiungerli e di vedere con i nostri occhi».
A riscrivere i tempi e le modalità di aiuto è stata soprattutto la pandemia. La volontà iniziale era infatti quella di allestire un campo vicino all’area del disastro. Ma l’emergenza sanitaria ha costretto a rivedere i piani. E la stessa rapidità di azione è stata rispettata dalla seconda squadra, partita ieri da Palmanova con un carico di 18 tende e composta anch’essa da militari e funzionari della Protezione civile, tutti muniti di certificato che attestasse l’esito negativo del tampone. «Avremmo voluto seguire la solita prassi: montare un campo sul posto e gestire da lì le attività di soccorso, come siamo abituati a fare da sempre – spiega il direttore della Protezione civile Fvg Amedeo Aristei - La rigidità delle temperature, tuttavia, ci ha reso impossibile programmare una permanenza lunga sul posto. Ma è stata soprattutto l’emergenza a rappresentare un ostacolo. Senza contare che la procedura dei tamponi ha ritardato di circa tre ore le nostre operazioni». Il Covid ha rallentato ma non frenato gli ingranaggi della macchina solidale attivata dalla Protezione civile, che è riuscita a trasferire in Croazia 50 tende pneumatiche, grazie a cui 390 persone avranno un luogo in cui dormire. La colonna partita ieri da Palmanova ha offerto inoltre sostegno logistico al Veneto, che ha contribuito all’emergenza con altre 50 tende raggiungendo così il numero di 100 disposto da Roma.
Nel gestire l’operazione (cui ha contribuito anche il Corpo pompieri volontari di Trieste) è stato «fondamentale l'apporto del Reggimento Pozzuolo del Friuli di Remanzacco, che si è occupato del trasporto – ha sottolineato il vicegovernatore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi -. Ancora una volta il Fvg, forte della sua esperienza e di una consolidata attitudine alla solidarietà, non ha mancato di offrire aiuto» a un «paese vicino che deve affrontare un'emergenza che si somma drammaticamente a quella sanitaria». —
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