Terremoto alle 10.58 in Slovenia: magnitudo 4.4, nessun ferito né danni

Avvertita a Trieste, oltre al Monfalconese, a Grado e in alcune zone del Collio. Epicentro Knezak, 30 km a Est del confine. In corso verifiche, ma la profondità del sommovimento ha evitato gravi conseguenze. Gli esperti: "Tutto nella norma, inevitabili scosse di assestamento"

È stata avvertita anche a Trieste, nel Monfalconese, a Grado e in alcune zone del Collio la scossa di terremoto che si è verificata alle 10.58 di martedì in Slovenia, con epicentro a Knezak, a 30 chilometri da San Dorligo della Valle. La scossa ha avuto una magnitudo di 4.4 (aggiustamento ufficiale del primo dato, che aveva fissato la magnitudo a 4.6 gradi).

A centinaia hanno telefonato ai centralini dei vigili del fuoco di Trieste e di Gorizia. Stando ad alcune testimonianze, la scossa è stata percepita per una decina di secondi.

A Trieste gran tintinnio di piatti e cristalli, lampadari che oscillavano con decisione, qualche soprammobile che si è rovesciato. Al momento non risultano conseguenze per le persone né danni .

Anche dalla Slovenia arrivano notizie confortanti: la paura è stata notevole, anche perché la scossa è stata annunciata da un boato. Fuggi fuggi in strada, ma alla fine dell'evento non sembrano esserci conseguenze visibili: nessun ferito, neanche nelle zone immediatamente limitrofe all'epicentro. Sono in corso una serie di accertamenti sulla stabilità degli edifici, ma a una prima analisi non sono state ravvisati né cendimenti, né crepe, tantomeno crolli. La scuola elementare di Znezak è stata evacuata, con i bambini che sono stati fatti uscire nel giardino. Le lezioni sono riprese dopo meno di un'ora, una volta accertata l'assenza di cedimenti della struttura. Secondo gli esperti, la profondità del sommovimento è stata tale da impedire che in superficie si verificassero situazioni gravi.

Un'altra scossa di minore entità (magnitudo 2.4) è stata poi registrata nella stessa zona alle 11.22, sempre di martedì. In questo caso il sommovimento è stato avvertito solo in prossimità dell'epicentro.

«Un fenomeno normale, in una zona notoriamente sismica, con una prima scossa più forte seguita da una ventina di scosse di assestamento, con intensità inferiore, che presumibilmente continueranno». Così all'Ogs, l'Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, di Trieste, spiegano la scossa verificatasi martedì mattina. «L'episodio delle 10.58 è stato chiaramente avvertito in un'area che va da Venezia a Zagabria. In Friuli Venezia Giulia, il fenomeno è stato percepito in particolare dalla popolazione di Trieste, dove si è rilevata un'accelerazione di 1/100 g.», ha spiegato Marco Mucciarelli, direttore del Crs.

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