Terminal crociere, i lavori viaggiano con 2 mesi di ritardo

La scorsa settimana il cantiere è stato dissequestrato dopo l’incidente capitato a tre operai. Ungaro (Ttp): nessuna ripercussione sulla stagione
Di Riccardo Coretti
Foto BRUNI Trieste 12 05 2011 Lavori tra Molo Garibaldi e Staz marittima
Foto BRUNI Trieste 12 05 2011 Lavori tra Molo Garibaldi e Staz marittima

Dissequestrato il cantiere al Magazzino 42 del Molo Bersaglieri dove, da alcuni giorni, sono ripresi a pieno ritmo i lavori per la nuova Stazione marittima in attesa dell'apertura della stagione crocieristica. E' durato circa due mesi e mezzo lo stop forzato alla realizzazione del progetto che doterà Trieste di un nuovo e moderno terminal crociere, destinato ad ospitare anche l'attività congressuale. Il 13 dicembre scorso, infatti, il crollo di un solaio aveva travolto un gruppetto di operai.

Tre uomini erano rimasti feriti. Uno dei tre era rimasto schiacciato sotto le travi e i pezzi di impalcature rovinati a terra, procurandosi traumi in varie parti del corpo e gravi lesioni ad un femore. Meglio era andata ai due colleghi, entrambi originari della Serbia: il primo aveva riportato alcune ferite agli arti, il secondo invece se l’era cavata con lesioni giudicate lievi, tanto da spingere i medici a disporne la dismissione dall’ospedale già poche ore dopo l’infortunio.

L’area del cantiere, alle spalle dell'edificio che ospita la Stazione marittima, era stata immediatamente posta sotto sequestro. Le indagini per fare luce sulle cause del crollo, affidate alla Polizia di Frontiera Marittima, hanno dato luogo a numerosi accertamenti tecnici eseguiti dai Vigili del fuoco, tra i primi ad intervenire sul posto assieme ai sanitari del 118. Nei prossimi giorni verrà effettuato il calcolo sui giorni di ritardo di consegna dei lavori, conseguente al sequestro del cantiere. Ritardo che, a quanto si apprende da Trieste terminal passeggeri, non dovrebbe avere ripercussioni sull'imminente stagione delle crociere.

«Se la consegna della nuova struttura dovesse essere posticipata di due mesi o poco più – dice Livio Ungaro, direttore generale di Ttp – non ci saranno conseguenze per la gestione delle navi. Siamo già preparati a ricevere i passeggeri con le strutture esistenti».

La nuova Stazione marittima, con un intervento dal costo di circa 10 milioni di euro e un progetto firmato dall’architetto veneziano Ugo Camerino, vedrà aggiungersi alla struttura attuale proprio l’hangar 42, con una ristrutturazione per il consolidamento delle fondazioni, opere di palificazione, la sistemazione degli elementi strutturali e la realizzazione del nuovo edificio.

Il piano terra dell’hangar sarà suddiviso in due grandi sale, affiancate da uffici e spazi tecnici, dove i bagagli arriveranno dalla banchina con appositi sistemi di movimentazione, per essere depositati su una decina di “isole”, dalle quali i passeggeri li preleveranno prima di avviarsi ai controlli doganali e di sicurezza, sempre internamente all’hangar 42, prima dell’uscita.

L’intero sistema è stato progettato per poter smaltire circa 2.500 passeggeri in due ore: una potenzialità sufficiente a soddisfare le necessità delle più grandi unità da crociera. L’hangar 42 non sarà però riservato solo ai crocieristi. Tra le ipotesi, infatti, anche quella di una sala polifunzionale in modo da poter sfruttare gli spazi per i congressi durante la stagione invernale o in periodi di assenza delle “navi bianche”.

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