Terme, sci e storia nel paradiso di Zreče

C’è un piccolo angolo di Slovenia dove si concentrano relax, sport (belle piste di sci a Rogla), storia e cultura

LUBIANA Dallo sport al relax, dall’innovazione tecnologica ai saperi antichi. C’è un piccolo angolo di Slovenia settentrionale – o Bassa Stiria che dir si voglia – dove in pochi chilometri si concentrano piste da sci, strutture termali e alcuni luoghi di grande interesse. Siamo nei dintorni di Zreče, cittadina che si è sviluppata negli ultimi decenni soprattutto grazie alla fioritura di un centro termale dotato di varie strutture alberghiere. Non tutte sono modernissime ma i punti di forza sono il buon rapporto qualità prezzo, la posizione strategica e la varietà dell’offerta turistica, accessibile a tutti.



La cittadina, non distante dall’asse autostradale che collega Celje a Ptuj, si trova ai piedi del monte Rogla (m. 1517), le cui piste sono attrezzate con impianti di risalita e di innevamento artificiale. Le terapie proposte a Zreče sono rinomate soprattutto per l’effetto benefico sul sistema locomotorio e per la cura di malattie reumatiche. Si nuota nelle acque termali, con temperature fino a 35°C, in diverse piscine sia interne che esterne. Un centro wellness offre trattamenti benessere di vario tipo e un “villaggio delle saune”, vanta ambienti che si ispirano alle architetture locali tradizionali, in legno, che ricordano lo “stile alpino”. La zona relax, ad esempio, riproduce un tipico fienile di queste zone. Ci sono bagni turchi, aromatici, saune agli infrarossi e finlandesi. In quella esterna, con vetrate panoramiche, si organizzano cerimonie di peeling o di ventilazione con le essenze profumate alle erbe medicinali del Pohorje.

Nei dintorni, oltre agli sport invernali, vale la pena dedicare una visita alla cantina vinicola Zlati gric, una delle più grandi e tecnologicamente avanzate in Europa, costruita sotto una collina e interessante anche dal punto di vista architettonico, ma soprattutto all’affascinante Certosa di Seitz. Risalente al XII secolo, fu una delle più antiche e importanti residenze dei monaci di Grenoble mai costruita fuori dal territorio francese o italiano. Sperduto nella valle di San Giovanni Battista, nei pressi della cittadina di Žice, che dà il nome alla struttura (in sloveno Žicka kartuzija), questo complesso sembra un luogo fuori dal tempo e dallo spazio. Fu un rinomato centro di studio e cultura: nel 14° secolo vantava una biblioteca di oltre 2mila libri, seconda soltanto a quella vaticana. Dopo un lungo periodo di declino, dovuto all’abbandono del monastero in seguito alla chiusura imposta dall’imperatore austriaco Giuseppe II nel 1782, il comune di Slovenske Konjice sta lentamente recuperando alcuni edifici a fini turistici. Quelli restaurati sono adibiti oggi a museo, sale espositive, negozio di prodotti tipici, cantina, ufficio turistico e ristorante.

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