Terme romane, primo atto con Bolzonello
Primo incontro dedicato alle Terme romane di Monfalcone, ieri mattina, tra il sindaco Anna Maria Cisint e il vicepresidente e assessore regionale al Turismo Sergio Bolzonello. Si è trattato di un incontro richiesto dalla prima cittadina proprio per affrontare tutte le questioni sul tappeto, a partire dalle criticità di natura economica.
È stato un incontro utile e importante perchè ha permesso di fare il punto della situazione e di capire le effettive “impasse” da affrontare. Una “panoramica” a tutto tondo e che richiederà comunque ulteriori e necessari approfondimenti, anche in ordine a questioni tecniche e giuridiche.
Si parla di un confronto istituzionale interlocutorio e “blindato” considerate le questioni sul tappeto, in ordine in primis agli aspetti economici. L’elemento di maggiore delicatezza riguarda il debito pregresso, di 2,5 milioni di euro, legato ai mutui accesi dal privato, la Ici Coop componente della società gestore dello stabilimento Terme Romane Srl, in ordine al recupero e alla ristrutturazione della palazzina e dell’area di via Timavo, comprese le opere connesse alla riapertura dello stabilimento.
Bisognerà attendere per poter conoscere e capire quali saranno le decisioni che verranno assunte e come intenderà muoversi la Regione. Ciò anche per quanto riguarda i percorsi di rilancio e di promozione dello stabilimento cittadino nel contesto del turismo della salute. C’è peraltro da capire se il sito di Monfalcone possa rientrare nell’ambito del circuito termale con Grado e Arta Terme.
Al momento resta confermata l’erogazione dei 350mila euro previsti nell’ambito della Legge di stabilità regionale, al fine di garantire interventi migliorativi per la realtà termale di Monfalcone.
Insomma, un percorso complesso e delicato per il quale vanno sondate tutte le possibili ed eventuali vie e la effettiva fattibilità.
Resta il fatto che le Terme romane di Monfalcone rappresentano un patrimonio collettivo. Lo stesso sindaco Anna Maria Cisint, nell’aver già individuato ed evidenziato le problematicità di questa realtà, aveva spiegato di voler andare a fondo tenendo conto della cautela e della salvaguardia finanziaria dell’ente locale e della stessa comunità, compresa la tutela dei lavoratori delle Terme e la necessità di garantire ai cittadini il diritto di sfruttare lo stabilimento termale.
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