Terme romane al rilancio: si punta alla fisioterapia
MONFALCONE Tempi ravvicinati. L’Azienda sanitaria Isontino Bassa friulana sta chiudendo la fase di convenzionamento con le Terme romane di Monfalcone, necessaria all’erogazione dei 300mila euro assegnati dalla Regione in virtù del recente accreditamento della struttura di via Timavo all’offerta dei servizi termali regionale. Il corrispettivo messo a disposizione per l’accordo contrattuale che l’Aas può stipulare sarà pertanto trasferito alla società Terme Romane Srl non appena siglata la relativa convenzione. Si tratta della copertura, attraverso l’applicazione del ticket sanitario, di prestazioni specifiche, come ad esempio inalazioni di aerosol, bagni per malattie reumatiche.
Intanto le Terme romane puntano a un altro traguardo. Quello di accreditare al Sistema sanitario anche le prestazioni di fisioterapia. Una scelta per ampliare l’offerta sanitaria ai pazienti rientranti nel diritto a beneficiare del ticket, a fronte di precise problematiche e patologie, previste dalla normativa. La società Terme Romane Srl intende istruire la nuova pratica, con la richiesta alla Regione del conseguimento della copertura in ordine al settore fisioterapico, che rappresenta una tipologia di prestazione richiesta e diffusa.
Ma prima è necessario chiudere la convenzione in fieri con l’Azienda sanitaria. A confermare la rapidità delle tempistiche è stato il direttore sanitario dell’Aas, Gianni Cavallini. «L’Ufficio amministrativo aziendale - ha spiegato il dirigente - sta completando in questi giorni i contenuti del convenzionamento. Siamo in dirittura di arrivo».
Una volta predisposto l’accordo di convenzionamento, si procederà alla firma tra le parti e all’assegnazione dei 300mila euro alla società gestore dell’impianto. Un budget stabilito in funzione del volume e tipologia di attività che svolge lo stabilimento termale previsti dall’accreditamento regionale.
La struttura cittadina utilizza le proprietà terapeutiche dell’acqua termale storicamente riconosciuta e sfruttata proprio per i suoi effetti benefici. Le caratteristiche dell’acqua, sottoposta a un processo di de-batterizzazione, sono il buon bilanciamento elettrolitico e la temperatura a 38-39 gradi. Dopo la captazione alla fonte, e prima di essere immessa nel circuito termale, l’acqua, già pura all’origine, viene trattata con raggi UV, evitando l’impiego del cloro. È l’unica sorgente termale della regione. L’accreditamento, come ha spiegato la Regione, rappresenta la risposta all’esigenza di ampliare l’offerta di punti termali sul territorio, visto il cospicuo numero di residenti del Friuli Venezia Giulia che seglie soprattutto gli stabilimenti del Veneto, ma anche dell’Emilia Romagna e della Campania. Si tratta di contenere le “fughe” dei pazienti, ma anche di diventare elemento attrattivo.
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