Terme, male i conti e la piscina va peggio
GRADO La salute e le garanzie dei pazienti e degli utenti ancor prima di qualsiasi bilancio economico. È stato questo l’obiettivo della Git nell’anno della pandemia per quanto riguarda la strategia di gestione del comparto curativo delle Terme marine. Ed era ovvio che in un anno orribile come questo i conti non sarebbero stati chiusi in maniera positiva. Certamente sarebbe stato meglio se l’importo destinato alle cure convenzionate fosse stato aumentato. Questo per quanto riguarda le Terme Marine.
Discorso diverso per la piscina con acqua di mare riscaldata delle stesse terme la cui resa e le cui performance in termini di fruizione ed economici, vista la situazione e le restrizioni imposte, si sono rivelati al di sotto dei normali standard.
«Nonostante le difficoltà siamo riusciti a partire con le cure e le terapie tra i primi in Italia – spiega l’amministratore unico della Git, Alessandro Lovato -, con la serenità d'aver fatto quanto possibile per garantire ai nostri ospiti la sicurezza, che all'interno della struttura termale è stata garantita. Un bel lavoro di squadra dei nostri dipendenti e collaboratori, che ha trovato anche una clientela attenta e collaborativa». E nell'ottica "prima la salute" , insiste Lovato, sono state messe a disposizione in sicurezza pure le postazioni aereosol distanziate, una ogni 4. «Facendo questo il rapporto costi-fatturato, visto che abbiamo mantenuto invariati i prezzi, non si è rivelato certamente favorevole alla Git».
«Ma in quest'anno di emergenza che speriamo non si ripeta mai più - aggiunge - l'obiettivo primario era quello di garantire la continuità. Nelle prossime settimane avremo modo di analizzare i dati, anche e soprattutto per preparare un' adeguata offerta per la prossima stagione».
Il benessere e la salute sono sempre stati uno dei fondamenti su cui si è sviluppata l'economia turistica dell'isola, la stessa pandemia ha risaltato questo fattore, e secondo la Git migliorare e comunicare questa offerta ora è ancor più doveroso. Quest’anno inoltre, rimarca Lovato, è stato subito esaurito il budget convenzionato, cioè l'importo su cui l’Azienda sanitaria interviene per l'abbattimento costo prestazione a carico utente.
«Migliaia di persone possono testimoniare i benefici terapeutici delle inalazioni con acqua di mare, ed è un dato di fatto che è meglio prevenire che curare - ribadisce Lovato - e dunque ritengo che un aumento dell’ importo, in prospettiva sia un giusto investimento per aiutare a ridurre le influenze invernali che comportano dei costi economici e sociali». Le attuali terme non sono dotate di impianto di riscaldamento e di conseguenza non possono offrire servizi durante il periodo invernale.
E arriviamo infine alla piscina delle terme che oggi è nuovamente e desolatamente chiusa come tutti gli impianti di questo tipo a causa dell’emergenza. «L’ordine repentino di chiudere questa struttura terapeutica ci ha sorpreso - conclude l’amministratore unico della Git - già con il notevole contenimento del numero di utenti applicato sin da subito ritenevamo fosse una garanzia d'attenzione alla salute». Una chiusura che pesa soprattutto ora visto che i mesi autunnali e in particolare novembre è il periodo prediletto per l’uso della piscina.
«Chissà – chiude Lovato - se queste privazioni, ci faranno meglio apprezzare la ricchezza, di cui normalmente disponiamo». —
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