Tergesteo, a luglio la consegna dei primi appartamenti
Il restauro del palazzo del centro cittadino sarà completato tra maggio e giugno del 2011. A dare conferma della notizia i vertici di Carlyle Group, attraverso Valeria Falcone, director del settore real estate del fondo statunitense
TRIESTE.
Trieste potrà riabbracciare definitivamente il “suo” Tergesteo tra maggio e giugno del 2011. Il restauro dell’ottocentesco palazzo del centro cittadino, affacciato da un lato su piazza Verdi e dall’altro su piazza della Borsa, sarà completato fra un anno o poco più. L’hanno confermato ieri i vertici di Carlyle Group, attraverso Valeria Falcone, director del settore real estate del fondo statunitense proprietario dell’immobile, arrivata in missione a Trieste.
«Un’operazione importante, da 40 milioni di euro, di cui metà spesi per l’acquisto del palazzo mentre l’altra metà rappresenta il costo dei lavori di ristrutturazione - riepiloga Valeria Falcone -. Gli interventi si chiuderanno tra marzo e aprile del prossimo anno. Poi, dovranno sistemarsi gli inquilini della parte commerciale. Pertanto, tra maggio e giugno tutto sarà ultimato».
Nel cronoprogramma di Carlyle, in effetti, la consegna del Tergesteo era stata calendarizzata per il primo trimestre del prossimo anno. I tempi, dunque, sono sostanzialmente in linea con le previsioni, posto che ci vorranno appunto un paio di mesi alle realtà commerciali (insediate fra il piano terra e l’ammezzato) per sistemare il layout interno dei loro spazi. Nella galleria, saranno 22 i fori commerciali a disposizione, una decina dei quali articolati su due piani. La superficie varia da un massimo di 400 metri quadrati a un minimo di 50: c’è già un importante elenco di aziende che ci ha messo gli occhi sopra e con cui Carlyle è in fase di chiusura delle trattative, come si riferisce nell’articolo a centro pagina.
La parte residenziale, già pronta per quanto riguarda le torri Nord e Ovest che danno su piazza Verdi e che si completerà in quelle Sud ed Est tra gennaio e febbraio del 2011, vedrà entrare i primi inquilini nelle sezioni già ultimate «verso la fine di quest’anno - prosegue la rappresentante di Carlyle -. Una pre-consegna degli appartamenti sarà effettuata attorno a giugno-luglio. Poi, però, bisognerà attendere che passi il periodo fissato per legge per l’eventuale esercizio della prelazione dello Stato. Che, dalla notifica dell’accordo con l’acquirente, ha 60 giorni per intervenire, cosa che presumiamo non avverrà.
Una volta trascorso questo periodo di tempo, il rogito potrà essere formalizzato. Tra una cosa e l’altra, passeranno insomma una novantina di giorni». Gli appartamenti, realizzati al primo, secondo e terzo piano, sono in tutto 82. Sette, invece, i locali ad uso ufficio, sui quali fin qui si è registrato l’interesse in particolare di medici che nel Tergesteo vedono la sede ideale per il proprio studio. Non è escluso, sulla base delle richieste che arriveranno, che non siano riservati ulteriori spazi (in numero comunque contenuto) alla destinazione ufficio.
Tornando al cantiere, l’ultimo dei lavori in programma sarà proprio quello del montaggio della copertura della galleria, rialzata rispetto a quella esistente di un piano: verrà infatti sistemata sopra l’ammezzato. «Questo passaggio - spiega il progettista del restauro del palazzo, l’ingegner Giovanni Cervesi - porterà via un mese e andrà effettuato, direi, a pitture eseguite. Esteticamente il progetto della copertura prevede la riformulazione dell’antica soluzione: le capriate in acciaio inox, senza tiranti, appoggeranno sulla muratura riprendendo il vecchio ferro a “t”.
Sulle sezioni si inseriranno i vetri con lo stesso taglio di quelli originali e che sono dotati di camera di sicurezza. Garantiranno trasparenza, contenimento a livello di temperatura e rumore. Insomma, quanti abiteranno ai tre piani superiori potranno vedere la passeggiata della galleria dalle loro finestre ma senza sentire la gente che chiacchiera». Inoltre, la temperatura all’interno della galleria risulterà sempre ideale grazie a un sistema automatico di ricircolo dell’aria, opzione preferita agli impianti di condizionamento. Le vetrate, poi, porteranno in dote anche una tecnologia attiva anti-incendio: 68, su un numero complessivo di 680, si alzeranno aprendosi se i sensori rileveranno la presenza di fumo o di eccessivo calore nella galleria.
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