Terex Gru, chiesta la cassa integrazione per i 70 dipendenti

Il provvedimento, determinato da una contrazione del mercato, dovrebbe partire la prossima settimana
Altran Monfalcone-12.05.2011 Terex-Via Timavo-Monfalcone-Foto di Katia Bonaventura
Altran Monfalcone-12.05.2011 Terex-Via Timavo-Monfalcone-Foto di Katia Bonaventura

di Laura Blasich

Terex Gru Comedil ha richiesto l'apertura della cassa integrazione ordinaria per tutti i 70 dipendenti del suo stabilimento monfalconese a partire dalla prossima settimana.

A preoccupare i lavoratori e le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici è però soprattutto il fatto che non ci sono nuovi ordini all'orizzonte oltre a quanto si sta al momento producendo nel sito industriale del Lisert.

«La visibilità arriva fino a settembre, poi non ci sono commesse, perlomeno per ora», affermano il segretario provinciale della Uilm, Luca Furlan, e Fabio Baldassi della segreteria provinciale della Fiom-Cgil, che in questi giorni hanno tenuto un'assemblea in stabilimento.

Nell'incontro sono emerse tutte le preoccupazioni, e non solo, dei lavoratori.

«Ancora una volta, al nuovo passaggio di ragione societaria, avvenuto a metà gennaio - spiegano i rappresentanti sindacali -, si sono sentiti dire che l'obiettivo era quello di sviluppare le potenzialità di un sito strategico per la sua collocazione a ridosso del porto. Invece non si vedono ancora prospettive e nemmeno investimenti per crearle, pur comprendendo che la situazione di mercato non è facile».

La cassa integrazione ordinaria a questo punto si estenderebbe fino alle ferie di agosto alla cui conclusione non si sa appunto per ora quale sarà il carico di lavoro per lo stabilimento ex Fantuzzi Reggiane.

«Troviamo delle soluzioni alle difficoltà di mercato - aggiunge il segretario della Uilm -, perché in caso contrario sorge il dubbio che il passaggio in Comedil non sia stato dettato dalla volontà di valorizzare il sito di Monfalcone».

Lo stabilimento Terex di Monfalcone è uscito in modo definitivo dall'orbita dell'ex gruppo Fantuzzi Reggiane, acquistato dalla società statunitense nell'estate del 2009, lo scorso gennaio. Il ramo d'azienda relativo alla realtà industriale del Lisert è stato trasferito a Terex Gru Comedil, che di fatto esiste con uno stabilimento a Fontanafredda, in provincia di Pordenone.

All'atto del passaggio la società aveva dichiarato di avere come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità reali e riconosciute al sito di Monfalcone che, dopo più di due anni di sofferenze legate alla vicenda della vendita del gruppo Fantuzzi a Terex, non ha ancora beneficiato di un reale piano industriale e quindi di investimenti sia in risorse economiche sia umane.

All’atto del passaggio le segreterie di Fiom e Uilm di Gorizia-Monfalcone e le segreterie di Pordenone, assieme alle Rsu delle due fabbriche, si incontrarono all’Associazione degli industriali di Pordenone con la responsabile delle Risorse umane di Terex Italia per esaminare il trasferimento di ramo d’azienda dello stabilimento Terex Reggiane Monfalcone verso Gru Comedil.

Nell’incontro emerse la necessita e la volontà da parte del Gruppo Terex di creare una forte sinergia tra i due stabilimenti anche in riferimento alla vicinanza geografica. L'obiettivo dichiarato della società era soprattutto quello di sviluppare le potenzialità reali e riconosciute al sito di Monfalcone.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo