Terapia innovativa per sconfiggere l’emicrania cronica

È triestina la terapia multipremiata che offre un nuovo approccio in grado di contrastare con maggiori benefici l’emicrania cronica. Una patologia quest’ultima frequente nella popolazione generale...
È triestina la terapia multipremiata che offre un nuovo approccio in grado di contrastare con maggiori benefici l’emicrania cronica. Una patologia quest’ultima frequente nella popolazione generale (ne viene colpito il 4%) e correlata a importante disabilità, che costringe la persona a isolarsi al buio e in silenzio anche per giorni. Tanto da essere riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità come quarta malattia tra le più invalidanti, prevalentemente nel sesso femminile, con costi sociali fino a sei volte più elevati che nella forma episodica.


Il Centro per la diagnosi e terapia delle cefalee della Clinica neurologica diretta dal professor Paolo Manganotti, e il corso di laurea di Fisioterapia dell’Università di Trieste hanno ideato un nuovo trattamento combinato di tossina botulinica (il farmaco più utilizzato per combattere questo malessere assieme al topiramato) con la fisioterapia: binomio che nel corso dell’esperimento ha dato risultati più che soddisfacenti. «La percentuale di pazienti che rispondono a questo nuovo trattamento è del 62% - spiega Antonio Granato, responsabile del Centro -, contro il 38% dei pazienti che rispondono alla sola tossina botulinica».


Il progetto, che ha visto quali co-autori Ugo Giulio Sisto, neolaureato in Medicina e chirurgia, e Manuela Deodato, ricercatrice universitaria del corso di laurea in Fidioterapia, ha ricevuto in occasione della cerimonia di chiusura annuale dell’Ordine dei medici due riconoscimenti: uno dall’associazione Mogli Medici (Ammi) e uno dal comitato Compagni di scuola del dottor Giuliano Relja, entrambi dedicati alla memoria di quest’ultimo, fondatore nel 1984 del Centro regionale per la diagnosi e la terapia delle cefalee, il primo istituito nel Triveneto. Ma non solo, perché negli scorsi mesi il recente protocollo ha vinto il premio “progetto giovani” della Società italiana di neurologia 2017 .


Lo studio, con disegno multidisciplinare, randomizzato e controllato, è durato 18 mesi ed è stato avviato in maniera sperimentale su tre gruppi di pazienti giovani trattati rispettivamente con tossina botulinica, fisioterapia e terapia combinata di tossina botulinica più fisioterapia. «Ciò perché l’emicrania cronica colpisce soprattutto pazienti giovani - specifica Granato -, la cui età media è di 40 anni». L’idea di coniugare tossina botulinica e fisioterapia prende spunto da simili protocolli attuati per le distonie e forme di cefalea cervicogenica con altrettanti risultati positivi.
(b.m.)




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