Tentato furto all’Sda di Trieste: l’allarme mette in fuga i ladri
I malviventi hanno tentato di sfondare un muro a colpi di mazza ma sono stati costretti a fuggire. La notte prima un colpo analogo è avvenuto in centro Sda in Friuli: in quel caso il bottino era stato di 11mila euro

Assalto al magazzino della Sda a Trieste. I ladri tentano addirittura di sfondare un muro a colpi di mazza, ma l'allarme e l'arrivo di guardie giurate e Polizia li costringe a scappare.
Furto sventato, dunque, nella notte tra martedì 15 e mercoledì 16 aprile nella sede di via Brigata Casale. I malviventi sono entrati in azione attorno all'una, armati di piede di porco e altri arnesi da scasso.
La ricostruzione
Dalle prime ricostruzioni avrebbero forzato una porta sul retro del magazzino. Una volta all'interno hanno cercato di abbattere un muro per accedere alla sala dei sistemi di sicurezza così da poter agire indisturbati.
Ma l'allarme è scattato subito e ha attivato l'istituto di vigilanza Mondialpol. Le guardie giurate sono arrivate in una manciata di minuti insieme alle Volanti della Questura. I ladri si erano già dileguati e da un primo sopralluogo sembra non siano riusciti a trafugare nulla.
Qualcosa invece l'hanno lasciata: il piede di porco, la mazza e gli altri utensili usati per lo scasso. Il materiale è stato sequestrato e potrebbe fornire impronte o altre tracce utili a identificare i responsabili.
I poliziotti stanno acquisendo anche i filmati della videosorveglianza.
Il colpo alla Sda in Friuli
La notte scorsa un colpo analogo, stavolta però portato a termine, è avvenuto al centro logistico Sda di Praturlone, in provincia di Pordenone, dove tra lunedì 14 e martedì 15 aprile sono stati colpiti gli uffici di via Fratelli Zambon. I malviventi sono riusciti a fuggire con circa undicimila euro in contanti, pari all’incasso delle consegne effettuate in giornata dai corrieri.
In quel caso i ladri, dopo aver messo fuori uso il sistema d’allarme che, nel frattempo, era scattato, hanno sfondato la porta e, utilizzando un piede di porco, sono riusciti a forzare parzialmente la cassetta di sicurezza, quanto basta sottrarne il contenuto, circa undicimila euro in contanti.
Il furto è avvenuto nell’arco di una ventina di minuti, pertanto, l’ipotesi è che si tratti una banda specializzata in questo tipo di colpi. Da quanto si apprende, la stessa sera sarebbe stata presa di mira anche una sede Sda in Veneto.
Non si sa ancora con certezza se i colpi sono correlati tra loro.
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