Tempo di “fughe” per Cenerini e Ara: occhio a non lasciare aperte le finestre

«Con il caldo di questo periodo, le persone lasciano le finestre di casa aperte ed è facile che i loro pappagalli escano e volino via». Alicia Andrews, responsabile dell’organizzazione triestina Sos Pappagalli, mette in guardia i triestini che appunto, in questo periodo, segnalano molti casi di smarrimento dei volatili di casa. Pennuti variopinti, dalle origini esotiche e di varie grandezze: pappagalli Ara, Cenerini, pappagallini Inseparabili, Parrocchetti. Peraltro spesso questi animali affettuosi, in genere molto legati al proprietario, non si allontanano troppo dal loro contesto familiare e ci fanno ritorno da sé.
Attualmente Sos Pappagalli riceve dei fondi regionali e, per la detenzione dj gran parte dei pennuti, si appoggia al Cras (Centro recupero animali Selvatici) Enpa di via Marchesetti. «Qui a Trieste teniamo solo gli esemplari, che hanno qualche problema cronico», prosegue. Sos Pappagalli è la prima associazione in tutto il territorio nazionale a farsi carico del recupero e della riabilitazione di pappagalli in difficoltà. Successivamente però ha abbandonato il suo status di onlus per diventare un punto di riferimento per diverse strutture, ad esempio per il Centro regionale recupero fauna selvatica ed esotica di Terranova.
Sos Pappagalli si prende cura dei volatili che il team - composto da volontari -segue, ma nutre anche la speranza di educare le persone intenzionate a prendere un pappagallo oppure quelle che una bestiola come questa già ce l’hanno: «il rapporto tra le persone e i loro pappagalli non sempre è buono - spiega Andrews -; prima di accogliere un animale in casa è necessario informarsi sui suoi bisogni e non prendere le cose alla leggera». La socialità nei pappagalli è una componente importante della loro indole: in natura vivrebbero in gruppo e nemmeno in cattività vanno isolati, perlomeno dalle persone a loro familiari.
Il traffico illegale di pappagalli è un altro problema che Sos Pappagalli non esita a sollevare. Gli animali che troviamo in negozio sono cresciuti in cattività e quindi allevati in modo legale. Ma, accanto al commercio lecito, ne esiste uno illegale: ogni anno sono all’incirca 10 mila i pappagalli sottratti al loro habitat per dare man forte al mercato nero e il 40% di questi muore ancor prima di essere venduto. I pappagalli sono in assoluto la specie di esseri viventi più soggetta al traffico illegale, soprattutto per via della facilità nel nasconderli e così eludere i controlli di frontiera. Risale a qualche anno fa il salvataggio di una ventina di esemplari di Cacatua dal ciuffo giallo che, per uscire clandestinamente dai confini indonesiani, vennero nascosti in bottigliette di plastica. —
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