Asugi, il 90% degli interventi oncologici urgenti entro i tempi di attesa previsti

Il numero di operazioni che rispettano i tempi di attesa risulta aumentato di oltre il 40 per cento rispetto al 2019. Migliorano anche i dati sulla specialistica ambulatoriale

Piero Tallandini
Poggiana e Riccardi (Bruni)
Poggiana e Riccardi (Bruni)

Effettuato entro i tempi previsti ormai il 90 per cento degli interventi chirurgici oncologici in classe A, quelli più urgenti per il quali l’attesa non deve superare i 30 giorni. È uno dei risultati più significativi raggiunti grazie al piano organizzativo attuato dall’Asugi per la riduzione dei tempi di attesa nelle strutture ospedaliere delle aree triestina e isontina. I dati sono stati presentati dal direttore generale Antonio Poggiana, affiancato dall’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi.

Tempi di attesa, il direttore Asugi Poggiana: "Revisione profonda delle procedure"

“È stata effettuata una revisione profonda delle procedure di presa in carico e di inserimento nelle liste d’attesa dei pazienti – ha spiegato Poggiana -, si è lavorato sull’efficientamento organizzativo dell’utilizzo delle sale operatorie, sono stati impiegati i finanziamenti assegnati all’Asugi consentendo l’aumento del numero di interventi in prestazione aggiuntiva ed è stato incrementato l’utilizzo delle sale, prolungandone l’apertura”.

Confrontando i dati attuali con quelli del 2019, il periodo pre Covid, il numero di operazioni che rispettano i tempi di attesa risulta aumentato di oltre il 40 per cento (40,58) arrivando di fatto a toccare la quota del 90 per cento (89,7 per cento nei primi due mesi del 2025), con una riduzione media di circa 20 giorni per ogni singolo intervento. Di fatto il tempo medio di attesa è stato dimezzato: - 52,7 per cento dal 2019.

Sempre a confronto con il 2019 il numero di interventi chirurgici monitorati è aumentato del 7 per cento nei presidi ospedalieri di Cattinara, del Maggiore, di Gorizia e di Monfalcone. E per quanto riguarda le prestazioni di specialistica ambulatoriale nel 2024 si è registrato rispetto al 2023 un miglioramento della percentuale di rispetto dei tempi di attesa in tutte le classi di priorità per le prestazioni monitorate.

"Siamo soddisfatti del cambio di passo che il nostro sistema ha saputo imprimere su una tematica delicata e complessa come quella delle liste d'attesa legate agli interventi chirurgici oncologici e alle visite specialistiche ambulatoriali – ha affermato Riccardi -. Una svolta determinata dagli ingenti investimenti garantiti dall'amministrazione regionale e dallo sforzo importante fatto da Asugi. Questi risultati sono frutto di decisioni complesse e di una riorganizzazione che va valutata nel tempo e con la dovuta pazienza, evitando banali semplificazioni e tutte quelle resistenze che certamente non fanno il bene delle persone. Continueremo a lavorare per migliorare ancora".

"Dal 2019 - ha aggiunto Riccardi - nel nostro Paese l'attività prescrittiva è aumentata del 44 per cento. Questo incremento di richieste va indagato nel dettaglio soprattutto per l'appropriatezza delle cure. In questa partita gioca un ruolo determinante anche l'alleanza con il privato accreditato. Stiamo lavorando per trovare il giusto equilibrio fra queste prestazioni esterne e quelle aggiuntive richieste al personale del nostro sistema sanitario, partendo da alcuni principi cardine: l'universalità delle cure che devono essere sicure e gratuite indipendentemente dagli strumenti che possiamo mettere a disposizione e la sostenibilità del nostro sistema sanitario che deve migliorare e diventare più efficiente anche per contrastare la fuga dei professionisti".

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