Tempesta l’ex di sms: condannata per molestie
Un diluvio di sms. Oltre trecento al giorno spediti a tutte le ore, anche quelle notturne, per vendicarsi di essere stata lasciata. La protagonista di questa storia in cui si mescolano risentimenti e gelosie è finita in guai giudiziari. Ed è stata condannata per molestie dal giudice Enzo Truncellito: la fidanzata “assillante” ora dovrà pagare cento euro di multa e risarcire il danno subito dal suo ex compagno.
La vicenda è cominciata da una separazione: due coniugi, che non andavano più d’accordo, si sono lasciati. E il marito, Sergio S., si è trovato un’altra compagna: quella che poi l’avrebbe “perseguitato”. Nel settembre 2013, durante un colloquio nello studio dell’avvocato che stava seguendo la separazione, Sergio ha dovuto fare i conti proprio con l’ex moglie che ha iniziato ad accusarlo di avere un “tenore di vita” piuttosto alto, riferendogli di aver saputo che era sempre a cena fuori e che comprava abbigliamento di marca. L’uomo, stupito, a quel punto ha chiesto spiegazioni sull’origine di «queste notizie». E l’ex moglie gli ha candidamente riferito di essere stata contattata telefonicamente dalla sua fidanzata.
Sergio è tornato a casa e ha affrontato la nuova compagna chiedendole spiegazioni. Anna Maria V., dopo alcuni tentennamenti, ha confessato di aver telefonato all’ex moglie. L’uomo, deluso dal suo comportamento, ha deciso di lasciarla dopo un’accesa discussione. Ma Anna Maria, dalla sera stessa, ha iniziato a tempestarlo di chiamate e sms non solo per chiedergli di tornare insieme ma anche per insultarlo pesantemente. Un vero e proprio assedio.
Alla fine Sergio, esasperato, si è rivolto all’avvocato Eleonora Sponza e ha presentato denuncia. Ne è seguito il rinvio a giudizio su richiesta del pm Lucia Baldovin. E così Anna Maria, difesa dall’avvocato Lucio Frezza, si è trovata all’improvviso imputata. Nel corso del processo davanti al giudice Enzo Truncellito è emerso che la donna è riuscita ad inviare all’ex fidanzato più di trecento sms al giorno anche in orario notturno. Il diluvio di messaggini ha reso inservibile il telefonino causando un problema serio a Sergio che stava accudendo il padre gravemente malato.
Nel corso del processo è emerso anche un altro particolare. L’uomo ha ricordato che, quando l’ex fidanzata ha saputo della querela per molestie, si è vendicata denunciandolo alla Finanza per spaccio di sostanze stupefacenti. Nulla di più falso. Il procedimento, infatti, è stato immediatamente archiviato per infondatezza della notizia di reato.
Alla fine la sentenza. Cento euro di multa e i danni risarciti.
Riproduzione riservata © Il Piccolo