Tcc, ipotesi Marchesi per la successione all’uscente Bravar
Salvo sorprese al 90° minuto, ecco delinearsi la nuova squadra che gestirà la “fase 2” del Centro congressi (Tcc). Se le indiscrezioni della vigilia saranno confermate dallo scrutinio assembleare di domani pomeriggio, Paolo Marchesi, un decano dei commercialisti triestini, prenderà il posto di Diego Bravar al timone societario nella duplice qualità di presidente e amministratore delegato.
Ampio rimpasto nel consiglio di amministrazione, dove dovrebbero entrare tre soci fondatori, cioè l’imprenditore Federico Pacorini (tra l’altro cognato di Marchesi), il consulente del lavoro Massimo Iesu, il manager Francesco Rossetti Cosulich. Resterebbe nel cda Paco Ferrante.
A completare la round table un rappresentante delle Generali (si parla del commercialista Joram Bassan), uno della Illy, uno di TriesteValley (azionista di maggioranza guidata dallo stesso Bravar). Pare che Bravar sia intenzionato a non rientrare in consiglio e sarebbe invece incline a indicare una persona di fiducia.
Se queste voci dal backstage avranno il sigillo assembleare, a uscire di scena dovrebbero essere l’intramontabile Claudio Sambri, Cristiana Fiandra, Simone Mocchiutti, Adrio Maria de Carolis.
Qualora il successore di Bravar sia effettivamente Marchesi, ci si troverebbe davanti a una classica nomination di garanzia. Il curriculum del commercialista, che il 27 marzo scorso ha compiuto 81 anni, parla da solo: ha ricoperto incarichi in Colombin, Illy, Godina, Jindal Saw, Cividin, Duferco, EstEnergy, Generali, Innocente & Stipanovich, Sitip, Acegas, Act. Una vita nell’economia giuliana, privata e pubblica. E’stato commissario straordinario del Teatro Verdi e liquidatore dell’Ezit, indicato dalla giunta Serracchiani dietro consiglio di Roberto Cosolini. Di origini bergamasche, come attesta il tifo calcistico per l’Atalanta, ha frequentato le scuole superiori a Treviglio, dove gli capitava di incrociare sui terreni di gioco un certo Giacinto Facchetti. Ufficiale di complemento degli alpini, si è laureato in economia e commercio alla Cattolica milanese. Toccherà a lui consegnare le chiavi del Centro congressi a Stefano Fantoni a metà luglio. A Bravar è mancato solo un mese e mezzo alla meta. —
Magr.
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