Tbs Group non vende Insiel Mercato

Il consiglio di amministrazione non tocca per ora il settore “It”. Riorganizzazione in aree geografiche
Di Massimo Greco

Insiel Mercato non si vende. Perlomeno al momento. Il consiglio di amministrazione della controllante Tbs Group, riunitosi ieri a Trieste, contrariamente ad alcuni rumors della vigilia, non avrebbe deciso alcuna cessione, nè alla cordata Esposito-Halley (che ieri ha sollevato una vivace polemica sull’operazione) nè alla presunta concorrente Gpi.

La decisione scaturita dalla lunga riunione è risultata invece di altro tipo, di carattere prettamente interno e organizzativo, così come illustrata in un comunicato uscito ieri a mercati chiusi dopo le 18 e così come confermata dall’amministratore delegato di Tbs Paolo Salotto.

Il gruppo viene ristrutturato su base geografica, mentre finora le attività erano organizzate per tipologia operativa. La suddivisione è piuttosto lineare: da una parte l’Italia, dall’altra l’estero. Più esattamente, avremo “Servizi di ingegneria clinica e soluzioni integrate Ict Italia” e “Servizi di ingegneria clinica e soluzioni integrate Ict Estero”. La riorganizzazione scatterà dopo il via libera alla semestrale, fissata al 25 agosto.

Le due grandi aree geografiche avranno due direttori generali distinti, che sono Fabio Faltoni per il Bel Paese e Nicola Pangher per il resto del mondo. C’è una terza direzione generale, che raccoglie i servizi di “corporate” (finanza, organizzazione, industrializzazione, sistemi informativi, gare internazionali) e che afferisce al coordinamento svolto dallo stesso “ad” Salotto.

Alla luce della nota diramata ieri, si desume che Insiel Mercato dovrebbe essere inserita nell’area “tricolore”. E’anche vero che nella pancia di questa società ci sono anche asset esteri, come l’austriaca Pcs. Salotto non ha voluto tornare sulla polemica scatenata dalla cordata Esposito-Halley, avendo ritenuto il caso chiuso con la smentita dell’altro giorno e avendo giudicato esaustivo il comunicato diffuso ieri. Non una parola in più, non una in meno.

L’attenzione su Insiel Mercato si basa sia sulla storia particolare di questa società sia sulla ricaduta occupazionale. Complessivamente Insiel Mercato ha circa 250 addetti, ottanta dei quali a Trieste, un’altra ottantina nella sede udinese, il restante terzo distribuito nelle sedi di Cernusco sul Naviglio, Bologna, Bolzano, Firenze, Pisa, Roma, Napoli. L’azienda nacque nel 2009, come “costola” della casa madre Insiel, e nello stesso anno venne acquistata da Tbs, divenendo in pratica l’unica realtà informatica di un gruppo specializzato nelle tecnologie sanitarie. Insiel Mercato non si sarebbe rivelato l’affare atteso e ha collezionato una serie di bilanci in perdita. L’altro giorno, proprio a ridosso del cda, fonti vicine alla cordata Esposito-Halley avevano accusato Tbs di non aver rispettato gli accordi, che avrebbero previsto la cessione di Insiel Mercato alla stessa cordata. Tbs rispose: nessuna violazione di accordi.

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