Tassa di soggiorno Balzo all’insù per il litorale sloveno

LUBIANA. Aumenta in Slovenia la tassa di soggiorno. Attualmente ciascun turista pagava 1,265 euro al giorno, ma il ministero dell’Economia vuole innalzarla a 2 euro il dì, mentre nel Comune di Lubiana e in quello di Pirano l’aumento potrà toccare quota 2,5 euro. Da queste tasse ogni Comune sloveno dovrà destinare 50 centesimi all’Organizzazione turistica slovena (Sto).
In Slovenia si continuerà a calcolare la tassa turistica in punti. Finora un punto era pari a 0,115 euro, ma in base alla nuova normativa illustrata dal ministro Zdravko Po›ivališki, un punto varrà 0,25 euro. I Comuni potranno aumentare la tassa dai 2 agli 8 punti (finora da 3 a 11) ma nei Comuni nei quali lo scorso anno sono stati registrati almeno 750mila pernottamenti l’aumento municipale potrà variare dai 2 ai 10 punti. Gli unici due Comuni che superano tale cifra sono per l’appunto quello di Pirano con 1,4 milioni di pernottamenti nel 2015 e Lubiana con 1,19 milioni di pernottamenti. Secondo i dati riferiti dal ministero dell’Economia e riportati dal quotidiano Dnevnik, nel Comune di Pirano la tassa di soggiorno ha fruttato 1,89 milioni di euro, mentre nella capitale 1,25 milioni di euro. Seguono Bled con 938 mila euro, Kranjska Gora con 687mila e Isola con 513 mila.
Nel 2015, complessivamente, le tasse turistiche in Slovenia hanno toccato quota 10,85 milioni di euro pari a un terzo in più rispetto al 2014. In base ai calcoli del ministero dell’Economia quest’anno il ricavato dovrebbe far segnare un aumento pari a 1,8 milioni di euro. Con l’aumento della tassa di soggiorno, sempre il ministero, calcola di ottenere una maggiorazione di entrate pari a 5,8 milioni di euro di cui 4 milioni verrebbero investiti dalla Sto nella promozione dell’offerta turistica della Slovenia all’estero. È chiaro che i Comuni, a fronte di un pagamento obbligatorio di 50 centesimi a pernottamento alla Sto si vedranno costretti ad aumentare la tassa di soggiorno se non altro per pareggiare gli introiti della scorsa stagione. Il ministro Po›ivalški ha spiegato che sarà responsabilità delle singole amministrazioni municipali decidere gli aumenti senza per questo perdere in concnorrenzialità sul mercato e si è detto altresì convinto che gli stessi non influiranno sul tasso d’inflazione.
La nuova legge prevede inoltre che le scuole, le quali hanno in progetto un viaggio d’istruzione che dura solo ventiquattro ore, potranno organizzarlo autonomamente senza dover ricorrere, come attualmente avviene, a un’agenzia turistica, il che comporta un complementare aumento di costi. La “palla” adesso è in mano ai sindaci e ai Consigli comunali che dovranno valutare, anche in base ai propri bilanci, di quanto aumentare la tassa di soggiorno.
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