Tassa di soggiorno, albergatori all’attacco
TRIESTE Il braccio di ferro tra gestori di hotel e Comune sulla gestione del “tesoretto” della tassa di soggiorno si arricchisce di una nuova puntata. Federalberghi, a sorpresa, ha pubblicato a tutta pagina sul Piccolo un’inserzione a pagamento per denunciare l’assenza di visione strategica nel settore della promozione da parte dell’attuale amministrazione. «La nostra non è una chiusura verso nessuno - chiarisce il presidente degli albergatori Guerrino Lanci -, ma ci sono alcuni punti da mettere in chiaro. Non possiamo dare il nostro assenso a spese sostenute con la tassa di soggiorno che non contemplino un progetto complessivo. Abbiamo presentato già un anno fa un piano di investimenti promozionali a lungo termine ed è inaccettabile che ora il Comune ci proponga di finanziare 4 progetti da 600 mila euro che riguardano solo le infrastrutture e non portano alcun valore aggiunto al sistema Trieste». Per la cronaca i quattro progetti sui quali il Municipio voleva il via libera sono la realizzazione di un “visitors bureau” in Porto vecchio, il rifacimento delle terrazze a mare, l’esecuzione di nuova cartellonistica stradale e l’acquisto di alcuni monopattini elettrici per i turisti.
La posizione critica di Federalberghi era emersa plasticamente anche alcuni giorni fa, quando nessun rappresentante dell’associazione si era presentato all’incontro convocato dall’assessore comunale al Turismo Francesca De Santis in vista della seduta della commissione bilancio. Un incontro indetto proprio per ottenere il via libera ai progetti sulle le infrastrutture da finanziare con una parte del milione e 800 mila euro della tassa di soggiorno. Per legge, infatti, il 65% dell’incasso deve essere destinato a eventi che promuovano la città turisticamente e il 35% alle infrastrutture. Finora, come detto, la programmazione si è limitata alla parte infrastrutturale. «Quanto agli eventi promozionali - spiega De Santis - non mi è stato possibile finora presentare un piano dettagliato perché ho chiesto agli uffici di preparare una bozza di convenzione con PromoTurismoFvg, che gestirà la partita tassa di soggiorno attraverso un ufficio turismo da creare all’interno di Esatto. Solo quando questa cornice sarà pronta, presenteremo un piano strategico di promozione da condividere con tutti gli attori. In ogni caso - conclude - abbiamo bisogno di fare sinergia, non di creare fratture».
Il compito di fare da paciere spetta, al momento, all’assessore regionale al Turismo Sergio Emidio Bini. «Trieste è una città di respiro europeo - sottolinea - che merita una progettualità ad ampio raggio che coinvolga tutti gli attori. Siamo davanti a una svolta che non deve spaventare e dalla quale nessuno sarà escluso. Lo scopo di tutti è portare più turisti». —
Riproduzione riservata © Il Piccolo